“La compagna di Hollande spiata dai Servizi”

Loading

PARIGI – L’avrebbero spiata per cercare qualche ombra eventuale nella sua vita e usarla per colpire Franà§ois Hollande: Valérie Trierweiler, giornalista e soprattutto compagna del favorito dei sondaggi, sarebbe stata nel mirino dei servizi all’inizio di quest’anno. Lo ha rivelato ieri L’Express, sollevando smentite, polemiche e molti interrogativi. La Quinta Repubblica è abituata ai colpi bassi, al fango gettato sui pretendenti all’Eliseo per screditarli, agli scandali più o meno costruiti ad arte. L’ipotesi che i poliziotti abbiano cercato di dare un’occhiata alla vita privata della Trierweiler, visti i precedenti, non è del tutto campata in aria, malgrado le smentite categoriche.
Secondo L’Express, «fonti di polizia concordanti, a diversi livelli gerarchici, affermano che all’inizio del 2011 alcuni agenti scelti, appartenenti alla Direzione dell’intelligence della questura parigina, hanno ricevuto l’ordine di indagare su Valérie Trierweiler, giornalista a Paris Match e compagna del leader socialista». Una fonte avrebbe precisato che si trattava «di stendere una notizia biografica dettagliata sulla signora Trierweiler, compresa la sua rete di relazioni». Alcuni poliziotti avrebbero espresso la loro sorpresa, visto che da molti anni le inchieste politiche sono state ufficialmente soppresse.
La questura ha smentito l’esistenza di note o inchieste sulla giornalista. Il ministro dell’Interno non è stato da meno: «Fosse vero sarei anch’io indignato. Ciò detto, non c’è niente di accertato. Il questore ha smentito, i servizi si occupano solo di affari criminali, non fanno inchieste sulle personalità ».
L’interessata si è detta scioccata: «Le smentite non bastano per dissipare il mio turbamento». Hollande ha reagito con ira: «Voglio che sia fatta piena luce. E’ un’intrusione, una pressione inaccettabile. Fosse vero, ce ne sarebbe abbastanza per sapere che tipo di campagna vuol fare la destra. Credevo che pratiche del genere appartenessero al passato». Il Partito socialista ha chiesto al ministro dell’Interno di spiegarsi e di aprire un’indagine per appurare i fatti. Il capogruppo dei deputati, riferendosi ai numerosi scandali delle ultime settimane che coinvolgono personaggi vicini a Sarkozy, ha ammonito: «E’ inaccettabile che i princìpi della Repubblica non siano rispettati da chi dovrebbe dare l’esempio».
Chi non sembra stupita dall’eventuale spionaggio è Ségolène Royal, ex compagna di Hollande e anche lei in corsa alle primarie socialiste di domenica: «Non bisogna essere ingenui. Nel 2007 (quando era candidata all’Eliseo, ndr) sono stata triturata in tutti i sensi, casa mia è stata saccheggiata tre volte». La Royal non teme però di essere spiata: «Non ho niente da rimproverarmi. Conosciamo i metodi della destra, bisogna aspettarsi una campagna estremamente dura». Ma ha concluso sibillina: «Diffidiamo delle manipolazioni». Come se le voci su un eventuale spionaggio della Trierweiler fossero solo destinate a sviare l’attenzione dal dibattito in casa socialista e dal voto di domenica.


Related Articles

Speedy Renzi e la lumaca Hollande

Loading

Mini tour del premier Renzi prima del Consiglio europeo di giovedì e venerdì. Domani sarà a Berlino. Con il presidente socialista due tattiche molto diverse per “convincere” Merkel, allentare i vincoli e riconciliare i cittadini delusi con l’Europa

La rabbia di piazza Tahrir “I militari del Cairo hanno tradito la rivoluzione”

Loading

In Egitto riesplode la protesta: mille feriti.   Le tracce della battaglia: mattoni asportati e le bruciature delle molotov I dimostranti, al grido di “abbasso l’esercito”, si sono diretti verso i palazzi del potere

Armi, carte d’identità , pericolo frodi: un «normale» voto americano

Loading

Il sindaco di New York Michael Bloomberg coglie l’occasione del primo dibattito presidenziale, avvenuto ieri sera alle 21, (nella notte italiana, fuori dai tempi di chiusura di questo giornale) in Colorado, per mandare in onda uno spot a favore del controllo delle armi e chiedere ai due candidati di unirsi al suo messaggio. Testimonial dello spot, realizzato su iniziativa dell’organizzazione Mayors Agains Illegal Guns, è un ventiduenne sopravvissuto alla strage nel multiplex di Aurora.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment