“Basta volontari in Liguria, restate a casa”
LA SPEZIA – Arrivano in centinaia a dare una mano, armati di vanghe, bottiglie d’acqua e buona volontà . Anche i giocatori di una squadra di rugby, il Cus Genova, che hanno approfittato della sosta di campionato per partecipare ai soccorsi. E naturalmente gli uomini della protezione civile: ieri, in cento solo dal Trentino. Ma insieme a loro ci sono tanti turisti della tragedia, curiosi affamati di particolari macabri, viaggiatori morbosi che scattano fotografie come a un safari. E allora il prefetto spezzino Giuseppe Forlani ha imposto un filtro, con le forze dell’ordine che all’ingresso dei paesi controllano i documenti, rivolgendo un invito ufficiale a non recarsi nei comuni colpiti dall’alluvione in Val di Vara e nelle Cinque Terre. «La presenza di volontari singoli non organizzati sta creando intralcio alle operazioni di soccorso e sgombero delle strade», si legge in una nota. «Le località devastate dall’alluvione sono difficili da raggiungere, le poche vie di accesso servono per gli spostamenti delle squadre di soccorso ufficiali».
Ieri mattina è stato ritrovato il corpo della nona vittima. La moglie lo ha riconosciuto dal tatuaggio sulla spalla destra, quattro teste di moro simbolo della Sardegna. È Sandro Usai, il volontario di 38 anni scomparso da Monterosso martedì pomeriggio. «Un eroe, e speriamo che lo Stato lo riconosca», dice il sindaco Angelo Betta. Sotto il diluvio aveva messo in salvo alcuni turisti, l’onda di fango lo ha portato via. Per cinque giorni lo hanno cercato, la moglie non si è arresa un solo istante. «Continuate a scavare, guardate in mare: è un uomo forte, è ancora vivo», ripeteva. Invece Sandro non ce l’ha fatta. Quando i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo e l’hanno portato a riva, lei era lì sul molo. Ad aspettare. Con uno sguardo carico di speranza che all’improvviso si è spento per sempre. I dispersi sono ancora quattro. In serata è stato recuperato un cadavere al largo di Genova. Per identificarlo sarà necessario attendere stamani, non è escluso che possa trattarsi di una persona scomparsa martedì nel mare delle Cinque Terre e spinta a ponente dalle correnti.
Nuove acquisizioni di immagini e filmati, il sequestro dei piani regolatori: per ordine della procura spezzina, carabinieri e Guardia di Finanza hanno cominciato a raccogliere elementi utili alle indagini dirette dal procuratore capo Maurizio Caporuscio. Per il momento c’è un fascicolo rubricato come “atti relativi”, a breve saranno aperte le inchieste per disastro e omicidio colposo, così come accaduto a Massa Carrara.
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«Giovedì apro la biblioteca a tutti. Se siete persone oneste venite a visitarla di persona», scriveva Marino Massimo De Caro, direttore della biblioteca dei Girolamini di Napoli, dopo la massiccia adesione alla petizione che chiedeva al Mibac la sua rimozione, promossa da Tomaso Montanari, docente dell’università Federico II.