by Sergio Segio | 6 Ottobre 2011 6:49
Si tratta di una questione delicata dal punto di vista politico, che la Procura generale intenderebbe affrontare in tempi rapidi, secondo le indiscrezioni circolate ieri mattina. Innanzitutto si dovrà stabilire se sia il caso di avviare un’istruttoria formale e dunque un procedimento pre-disciplinare a carico dei magistrati che hanno emesso quella sentenza. E da lì poi decidere se mettere in moto la macchina dell’azione disciplinare, di cui sono titolari il procuratore generale della Cassazione e il ministro della Giustizia, e che poi sarà discussa davanti al Csm.
Secondo l’esposto firmato dalla presidente del gruppo milanese Marina Berlusconi, i magistrati Luigi de Ruggiero, Giovanni Battista Rollero e Walter Saresella avrebbero utilizzato in modo fuorviante una sentenza della Cassazione penale del 2007 omettendone passaggi, a dire di Fininvest, essenziali ai fini di escludere il giudizio civile, per poter giungere alla condanna di Fininvest. La holding ha dovuto risarcire il danno subìto da De Benedetti per la sentenza emessa nel 1991 dalla Corte d’appello di Roma che annullò il lodo arbitrale tra Berlusconi e De Benedetti facendo di fatto passare la Mondadori sotto il controllo della Fininvest.
Una sentenza, quest’ultima, che era stata inficiata dalla corruzione del giudice Vittorio Metta, che per questo è stato condannato in via definitiva nel 2007 insieme con gli avvocati Cesare Previti, Attilio Pacifico e Giovanni Acampora. In gioco c’è il principio della «revocazione»: in sostanza secondo Fininvest la sentenza, sia pure viziata dalla corruzione, era valida e doveva essere appunto «revocata» secondo un procedimento specifico che però Cir non seguì. Ma nella citazione della sentenza della Cassazione penale invece questo riferimento manca: omissione che, sostiene Fininvest, inficia l’intera condanna al risarcimento del danno. L’offensiva della Fininvest non si fermerà qui. Come ha ribadito ieri Marina Berlusconi al Corriere della Sera, contro la sentenza di luglio sarà presentato ricorso per Cassazione (forse già a fine ottobre), e il passaggio sulla mancata revocazione costituirà uno degli elementi essenziali. Ieri invece la Cir guidata da Rodolfo De Benedetti non ha commentato la mossa della Fininvest né le parole di Marina Berlusconi. La posizione resta quella ribadita nella nota di martedì: l’esposto è «infondato nel merito poiché si basa su una lettura fuorviante e lacunosa della sentenza di Cassazione» ed è «intimidatorio» perché accuserebbe implicitamente di comportamento illecito i giudici.
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