Merkel: ora l’Italia rispetti gli impegni

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BRUXELLES — Invito all’Italia a rispettare gli impegni di risanamento per riguadagnare credibilità  sui mercati. Disponibilità  a cambiare i Trattati per rafforzare l’euro e il controllo comune dell’economia Ue. Ricapitalizzare le banche in difficoltà  per evitare la temuta crisi sistemica, chiedendo però un maggiore contributo nelle perdite sui titoli della Grecia, che va aiutata. Tassa sulle transazioni finanziarie anti-speculazioni da proporre alla prossima riunione del G20. La cancelliera tedesca Angela Merkel, nella sua visita a Bruxelles alla Commissione europea e all’Europarlamento, ha chiarito la linea anti-crisi della Germania prima dell’incontro di domenica prossima con il presidente francese Nicolas Sarkozy e in vista del Consiglio dei capi di Stato e di governo del 17 e 18 ottobre.

La Merkel ha minimizzato il declassamento dell’affidabilità  del debito italiano da parte di Moody’s. «Non è la prima volta — ha commentato la cancelliera —. L’Italia deve rispettare i suoi impegni e applicare pienamente le decisioni prese. Questo le ha posto qualche difficoltà . Penso che ogni Paese riconquisti la sua credibilità  e affidabilità , come ha dimostrato il Portogallo, se mette in atto tutte le misure concordate».

La Germania pretende un controllo più severo sui conti pubblici dei Paesi dell’Eurozona per tutelare la moneta unica. Le nuove regole di governance, che introducono sanzioni semi-automatiche per i deficit e i debiti eccessivi, potrebbero essere ulteriormente potenziate. «La modifica dei Trattati non deve essere un tabù – ha affermato la Merkel -. Dobbiamo adattarli alle nostre necessità  per affrontare le sfide attuali che si presentano». L’obiettivo è che «l’euro sia un successo» e riscuota «fiducia» sui mercati. Il presidente della Commissione, il portoghese Josè Manuel Barroso, ha capito il senso di queste affermazioni e si è affrettato a frenare uno spostamento della governance sotto la guida di fatto di Berlino e Parigi. «La Commissione è il governo economico dell’Europa», ha detto Barroso esortando a evitare «percorsi paralleli».

Ma la Merkel ha dettato la linea anche sulla temuta estensione al sistema bancario della crisi del debito sovrano, ammonendo che bisogna fare presto. «Penso che sia importante, se c’è un punto di vista comune che le banche non siano sufficientemente capitalizzate, che si proceda tenendo conto della situazione attuale sui mercati finanziari — ha dichiarato la cancelliera —. Il governo tedesco, come ha detto chiaramente il ministro delle Finanze negli ultimi giorni, è pronto a ricapitalizzare le banche se necessario». Il prossimo summit Ue a Bruxelles dovrebbe affrontare l’argomento. La Germania non vorrebbe però pagare per le banche degli altri Paesi attraverso il fondo salva-Stati (Efsf). «La ricapitalizzazione dovranno farla le banche stesse — ha detto la Merkel —. Se non ce la fanno interviene lo Stato. Solo se lo Stato è in difficoltà  e si rischia di compromettere la stabilità  dell’euro, allora interviene l’Efsf». A Berlino pensano anche di aumentare la partecipazione degli istituti di credito alle perdite sui titoli greci (rispetto al 21% attuale). La Grecia comunque, per la Merkel, «deve restare nell’euro». Naturalmente il dirigismo di Berlino genera malumori. L’ex premier polacco Jaroslaw Kaczynski ha accusato che «la Merkel vuole prima di tutto la subordinazione» della Polonia. Da Berlino hanno replicato ribadendo «l’amicizia tra polacchi e tedeschi».


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