Le primarie a sinistra di Francia
Si sfidano l’ex segretario del Ps, Franà§ois Hollande, il favorito dei sondaggi, la madre delle 35 ore Martine Aubry, Ségolène Royal, che nel 2007 aveva vinto a sorpresa le primarie interne, Arnaud Montebourg, il più a sinistra che propone la “demondializzazione” e Manuel Valls, che vuole incarnare il Blair à la franà§aise. Outsider è il radicale di sinistra Jean-Michel Baylet. Per la Francia è una novità , perché questa volta – a differenza del 2007 quando avevano avuto luogo nel Ps delle primarie “chiuse”, limitate agli iscritti – possono andare a votare tutti i cittadini che hanno diritto di voto. L’unica richiesta è di versare almeno un euro per le spese e di firmare una “carta dei valori della sinistra”. Sono stati allestiti 9600 seggi in tutto il paese. L’incognita della partecipazione resta forte, i sondaggi, per quello che valgono, parlano di una partecipazione tra 1 e 4 milioni. La partecipazione sarà un elemento importante per rafforzare (o indebolire) il candidato socialista, che altri sondaggi danno vincente nel 2012 se di fronte avrà l’attuale presidente della repubblica, Nicolas Sarkozy.
A lacerarsi è l’Ump
Dopo la conquista della maggioranza al Senato per la sinistra, le primarie hanno già avuto un risultato positivo: mettere in difficoltà la destra. L’Ump, il partito di Sarkozy, sperava in un flop, puntava sulla lacerazione dei socialisti e sull’effetto-boomerang dell’affaire Strauss-Kahn (un tempo il favorito dei sondaggi, poi crollato per lo scandalo del Sofitel ma potenzialmente ingombrante). Invece, le primarie non solo hanno interessato i francesi – quasi 5 milioni hanno seguito il primo dibattito tv tra i 6 pretendenti – ma i candidati sono riusciti a sottolineare le rispettive differenze preservando al tempo stesso il tronco comune del programma socialista. E l’ombra di Strauss-Kahn è poco per volta svanita. Dopo aver criticato e preso in giro, adesso anche l’Ump pensa a delle primarie, ma per il 2017. Nel frattempo, è l’Ump a lacerarsi: Sarkozy appare sempre meno il candidato migliore e già spuntano altre ambizioni, a cominciare dal vecchio Alain Juppé, ministro degli esteri.
Franà§osi Hollande è sicuro di vincere. Ha fatto una campagna in nome di una «presidenza normale», contrapponendosi a Sarkozy. Spera di attirare il voto del centro, e chiede agli elettori: volete scegliere il vostro candidato del cuore oppure colui che potrà più facilmente battere Sarkozy? Martine Aubry, la principale rivale, afferma che «di fronte a una destra dura, non ci vuole una sinistra molle», pensando a Hollande. Ha più consensi all’interno del Ps, ma meno al centro. Ségolène Royal, distanziata nei sondaggi, spera di ripetere l’exploit del 2007, quando aveva battuto Strauss-Kahn e Fabius alle primarie interne e poi aveva ottenuto 17 milioni di voti al ballottaggio contro Sarkozy. La sorpresa della campagna è stato Arnaud Montebourg, con il suo progetto di regolamentazione della finanza. Infine Valls con la sua «sinistra di verità » non seduce.
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