«Buffone, venduto». E Pannella è stato cacciato dal corteo
Il leader radicale ne ha viste tante, nella sua lunga e mai noiosa avventura politica e civile: arresti (due volte per le droghe leggere, nel 1975 e nel 1997), innumerevoli e ripetitivi scioperi della fame e della sete, referendum gloriosamente vinti o miseramente perduti. Poi sit-in, occupazioni, estenuanti maratone radiofoniche, cortei, e chi più ne ricorda più ne aggiunga. C’è chi lo adora e lo venera. E chi, al contrario, lo detesta profondamente e lo accusa di tanti guasti politici.
Pannella divide. Lui lo sa e lo accetta. Ma una scena del genere ancora mancava, nella biografia pannelliana. La videoregistrazione di Radio Radicale (volutamente diramata) immortala un capitolo inedito nelle cronache politiche nostrane: un leader storico, un Grande Vecchio della nostra vicenda politica, circondato dalla folla e unanimemente contestato, insultato, sbeffeggiato. Il punto è, si sa, il comportamento della pattuglia radicale durante la fiducia al governo Berlusconi. La decisione di non seguire le opposizioni e di entrare in aula. Con l’ormai famoso commento di Rosy Bindi, anche quello molto esplicito («stronzi»).
Il giorno degli Indignati, Marco Pannella fa ciò che ha fatto per una vita: scende in piazza. Ma una volta tanto ce l’ha tutta contro. Un ragazzo giovane: «E Romano sta bene?». Un altro giovanotto gli stringe ironicamente la mano: «Avete aiutato la maggioranza, avete fatto bene, quanti soldi vi ha dato Berlusconi?». E lui risponde, a voce sempre più alta: «Ma abbiamo votato contro! Abbiamo votato contro!». Una vecchia signora: «Mi hai tradito»!». Un tipo anziano quasi come Pannella: «Ho 92 anni, vengo da Viareggio per manifestare, tu invece hai tradito….». Cominciano i cori: «Buffone, buffone», «Venduto-venduto». Uno gli rimprovera antiche amicizie: «Ma tanto voi siete amici di Craxi, stavate coi socialisti…».
Pannella sorride, ostenta serenità . Un altro grido: «Sei venuto a fare la vittima? Cerchi pubblicità ? Ma vattene. Quanto vi hanno dato?». A un certo punto Marco non ne può più: «Ahò, ma io non mi sono mai messo d’accordo in vita mia, e comincio adesso, a ottant’anni?». Lì è arrabbiato davvero, e si vede benissimo.
Fine del filmato, Pannella sembra allontanarsi ma senza fretta né per scappare. Il giorno dopo l’unico a protestare per quelle scene è Silvio Vitale, presidente dei Radicali Italiani, che mette insieme tre scene (la Madonnina distrutta, gli sputi a Pannella, il carabinieri che si salva inseguito dai sanpietrini lanciati) e dice: «Sfido chiunque a scinderli per giustificarne uno». Per il resto, silenzio del mondo politico. Ma anche questo, chi conosce Pannella, sa che è messo nel conto da un personaggio che sceglie di andarsene in piazza sapendo benissimo che troverà terreno ostile. A ottant’anni suonati.
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