Lavoro più flessibile, tagli agli statali accelerazione su fisco e province Dalle privatizzazioni 15 miliardi

by Sergio Segio | 27 Ottobre 2011 5:24

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ROMA – Tutti in pensione a 67 anni nel 2026. Licenziamenti più facili. Mobilità  degli statali con meccanismi «cogenti e sanzionatori». Quindici miliardi di incasso dalla vendita degli immobili pubblici. Pareggio di bilancio in Costituzione entro giugno 2012. Abolizione delle province e riduzione dei parlamentari entro il prossimo anno. Riforma fiscale pronta per la fine di gennaio e liberalizzazioni al via dal primo marzo. Riduzione delle controversie civili del 20% in tre anni. Decreto sviluppo, ora “piano crescita”, entro il 15 novembre. E possibilità  di una nuova manovra se «il deterioramento del ciclo economico dovesse portare a un peggioramento nei saldi». Ecco le novità  inserite nella lettera che ieri Berlusconi ha portato a Bruxelles, dopo l’ultimatum dell’Unione europea di domenica all’Italia. Undici pagine, un cronoprogramma scadenzato in giorni, mesi, anni, diviso per capitoli, che impegna il governo e che, per lo più, riassume quanto già  inserito nelle due manovre estive. Al netto della lotta all’evasione, ma anche di riferimenti a sanatorie o concordati. Confermato il pareggio di bilancio nel 2013. Per «consegnare ai giovani un’Europa più forte e coesa».

Lavoro
Una «nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato» sarà  prevista nella riforma della legislazione del lavoro, da approvare entro maggio 2012. In pratica, più facile licenziare, in modo unilaterale, se l’azienda è in crisi, dietro indennizzo e senza reintegro. Cancellato così l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, ma irrigidito anche l’articolo 8 della manovra d’agosto. Prevista, poi, una stretta ai contratti para-subordinati, per limitarne gli abusi. Per rendere «più efficiente, trasparente, flessibile e meno costosa» la Pubblica Amministrazione, oltre al blocco del turnover già  in atto, scatteranno meccanismi «cogenti/sanzionatori» per la mobilità  obbligatoria degli statali, la cassa integrazione con riduzione del salario, «il superamento delle dotazioni organiche» dei ministeri. Infine, interventi per favorire l’assunzione di giovani e donne, rilanciando il contratto di apprendistato.

Liberalizzazioni e privatizzazioni
Entro il primo marzo 2012 rafforzati i poteri dell’Autorità  per la concorrenza. Generalizzata la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali. Più concorrenza nel settore della distribuzione dei carburanti e dell’Rc auto. Le tariffe minime dei professionisti saranno «soltanto un riferimento» e «derogabile». Annunciate altre misure su Ordini e servizi pubblici locali che andranno «completamente liberalizzati». Acqua (nonostante il referendum), rifiuti, trasporti (locali e nazionali), farmacie comunali saranno monitorati attraverso «sistemi di garanzia per la qualità  dei servizi», a tutela della concorrenza. Gli enti locali «dovranno definire con la massima urgenza un programma di privatizzazione delle aziende da esse controllate». I proventi «utilizzati per ridurre il debito» o per investimenti locali.

Scuola e università 
Per l’anno scolastico 2012-2013, previsto «un programma di ristrutturazione per le scuole con risultati insoddisfacenti» alle prove Invalsi (test standard riconosciuti nel mondo). I margini per fissare le rette di iscrizione all’università  saranno accresciuti, con l’obbligo gi destinare le risorse a fondi per gli «studenti meno abbienti». Si avvierà  «uno schema nazionale di prestiti d’onore».

Dismissioni
Il piano per la cessione del patrimonio di immobili pubblici dovrà  essere definito entro il 30 novembre. Si punta ad incassare 5 miliardi l’anno per i prossimi tre anni.
Semplificazioni
Nasceranno gli Ulg, Uffici locali dei governi, autorità  uniche amministrative con il compito di coordinare le Zone a burocrazia zero, sperimentali per tutto il 2013. «Completa sostituzione dei certificati con le autocertificazioni», nei rapporti con la Pubblica amministrazione.

Imprese
Il governo «trasformerà  le aree di crisi in aree di sviluppo». Il 50% delle risorse annuali non utilizzate del Fondo rotativo andrà  alle Pmi. Nelle prossime settimane «diventerà  legge lo Statuto delle imprese».

Opere pubbliche
Nelle prossime 10 settimane il governo si impegna a definire «alcune opere immediatamente cantierabili». Per gli investitori privati, defiscalizzazione, semplificazioni e velocizzazioni nelle procedure.

Piano per il Sud
Si chiama Eurosud e punta a «utilizzare pienamente i fondi strutturali» europei, con una concentrazione su «istruzione, banda larga, ferrovie, nuova occupazione».
Precari
«Garanzia “reale” dello Stato» (anche beni immobili) per i mutui prima casa di giovani coppie con contratti precari.

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