L’iPhone si rifà  il trucco, ma non è la svolta fan delusi e il titolo Apple va giù a Wall Street

by Sergio Segio | 5 Ottobre 2011 6:06

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LONDRA – Arriva il 4S, non l’atteso iPhone5. Ed immediatamente la parola che corre sui mercati è delusione. La prima uscita pubblica, il primo «keynote» di Tim Cook, il nuovo ceo della Apple, chiamato al timone dell’azienda dopo il ritiro per motivi di salute di Steve Jobs, non è stata trionfale. Nella sala di Cupertino dove in passato erano stati presentati l’iPod e il Mac Book Air, l’attesa era grande, ma l’entusiasmo e gli applausi delle altre volte non ci sono stati. E le azioni della Apple sono immediatamente calate del 3 per cento circa. Eppure gli annunci fatti da Cook e dalla squadra di punta della Apple non sono pochi e non sono piccoli: il 12 ottobre arriva il nuovo sistema operativo per gli apparati mobili, iPod, iPhone e iPad, l’IOS5, un notevole passo avanti rispetto al sistema operativo precedente, per competere con Android e con Windows in un mercato sempre più competitivo. E il 12 ottobre arriva anche l’attesissimo iCloud, che porta sulla nuvola tutta la musica, i film, le foto, i documenti che fino ad oggi sono stati sui nosri hard disk o nelle memorie dei telefoni cellulari, integrandosi perfettamente con tutte le macchine Apple.
Ma erano cose che già  si sapevano, che Jobs aveva ampiamente illustrato nel suo ultimo keynote. L’attesa, dunque, era per il nuovo smartphone, per un «ordigno fine di mondo» in grado di rivoluzionare, ancora una volta, il mercato. E questo ordigno non è arrivato. Certo, il 4S, il nuovo telefono che ieri per la prima volta è stato mostrato al pubblico e che in Italia arriverà  il 28 di ottobre, non è uguale al suo predecessore: innanzitutto ha lo stesso chip dell’iPad, il che la dice lunga sulla potenza e la velocità . Poi ha una batteria molto più resistente, fino a otto ore consecutive di conversazione, e ha una doppia antenna in grado di migliorare le connessioni e consentire il download ad una velocità  che fino ad oggi era garantita solo dai telefoni 4G. Ed è ampiamente migliorata anche la fotocamera e la videocamera, che adesso realizza filmati in alta definizione a 1080 p. per competere direttamente con le fotovideocamere compatte. Ma tutto questo non basta a far gridare al miracolo.
Ci potrà  forse riuscire, nei prossimi giorni, quando dal 12 ottobre il nuovo smartphone sarà  distribuito negli Usa, la nuova funzione vocale, la «personal intelligent assistant» che il nuovo iPhone porta con sé. Non è solo uno strumento di controllo vocale che consente di far fare al telefono molte cose senza usare la tastiera, ma è soprattutto un «assistente» alla quale si parla in linguaggio naturale, ponendo domande e ottenendo risposte. Siri, questo è il suo nome, non si limita a capire le parole ma ne interpreta il significato, mette le parole in un contesto e cerca, quindi, di comprenderne il senso. L’assistente intelligente risponde a domande fatte in linguaggio naturale, semplici e dirette, e l’esperienza è quella di parlare con una macchina che risponde, come in 2001 Odissea nello spazio. L’iPhone 4S esegue gli ordini, organizza, risponde, cerca nel web, segnala le strade, prende appuntamenti, è un motore di ricerca che funziona con domande vocali e trova le risposte, su Wikipedia e soprattutto Wolfram Alpha, è tutto quello che abbiamo immaginato dovesse fare un computer ma che un pc, fino ad oggi, non era abbastanza intelligente per poterlo fare. E, per rendere inutili anche le tastiere virtuali, in ogni funzione in cui c’è bisogno di digitare qualcosa la macchina consente di dettare. Se non è l’inizio di una rivoluzione, poco ci manca.

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