by Sergio Segio | 14 Ottobre 2011 14:53
BERTINORO (FC) – Partirà a marzo 2012 il censimento delle istituzioni non profit. Lo spiega, intervenendo alle Giornate di Bertinoro, il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, che anticipa i primi risultati ricevuti dal Censimento 2011: “In quattro e giorni e mezzo abbiamo ricevuto 3 milioni e mezzo di questionari, 2 milioni e 600 mila dei quali via Internet”. La rilevazione sul mondo non profit partirà appena finito il censimento della popolazione, quindi nella prossima primavera, e servirà ad aggiornare i dati ricavati nel 2001, quando le istituzioni non profit censite furono 235 mila.
Questa volta l’Istat partirà da una lista di circa 435 mila soggetti (per la precisione 434.847 tra associazioni, comitati, fondazioni, cooperative sociali). Sono le realtà incluse nella lista censuaria (elaborata nel 2010), potenzialmente attive, a cui verrà spedito il questionario. Il numero è ricavato da diverse fonti: l’anagrafe delle Onlus, l’elenco dei beneficiari del 5 per mille, enti ecclesiastici… oppure da precedenti relazioni statistiche (i censimenti delle istituzioni non profit del 1999 e del 2001, rilevazioni Istat su volontariato, fondazioni e cooperative sociali). Ma secondo Giovannini, “come già successo nel 2001, presumibilmente ci sarà un abbattimento di un terzo”: in altre parole i soggetti si ridurrebbero a 370-380 mila circa.
Anche se da dieci anni “manca un quadro complessivo”, nel primo decennio del 2000 l’Istat ha più volte effettuato rilevamenti sul mondo del volontariato e del terzo settore. Nel censimento del 2001 erano state rilevate 235 mila istituzioni non profit, con 500 mila dipendenti e 3 milioni e 335 mila volontari. Rilevazioni successive parlano di 7.363 cooperative sociali (2005), 4.700 fondazioni (2005) e 21 mila organizzazioni di volontariato (2003). Secondo una ricerca del 2009, il 9,2% degli italiani dai 14 anni in su ha fatto attività di volontariato, percentuale che equivale a 4 milioni e 800 mila persone. Nel 2011, inoltre, uno studio condotto da Istat insieme a Cnel, ha quantificato il valore economico del lavoro svolto dai volontari: in questo caso sono state rilevati 3,2 milioni di volontari che prestano complessivamente 702 milioni di ore ogni anno, pari a un valore di 7,8 miliardi di euro. Fra gli obiettivi del nuovo censimento delle istituzioni non profit c’è quello di capire il valore economico del terzo settore e di creare un registro delle istituzioni. Progetto, quest’ultimo, già nelle intenzioni nel 2001 ma poi abbandonato: ma dieci anni dopo, conclude Giovannini, “Istat è sicuramente più attrezzata”. (ps)
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