Il giro d’Europa della crisi a Roma portafoglio vuoto

by Sergio Segio | 10 Ottobre 2011 6:29

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ROMA – La giornata ideale per chi vuole risparmiare? Caffè e brioche al bar in Italia, guidare un’auto con assicurazione francese e rifornita di benzina spagnola. Pranzare all’una con i prezzi di Berlino, telefonare con tariffe italiane, pagare le bollette e fare la spesa per la cena ai costi di Madrid.
Il tutto con in tasca uno stipendio tedesco o al massimo britannico. Sicuramente non italiano. Perché, come illustra un indagine dell’Adoc (l’associazione in difesa dei consumatori): il costo della vita nel nostro paese è superiore del 2% alla media europea, mentre i redditi medi sono più bassi del 35 %. E così, solo per la sopravvivenza quotidiana, se ne va l’80% del reddito giornaliero.
Vite quotidiane a confronto, tra stipendi e costi. Tra una colazione al bar e un tram da prendere, tra benzina e utenze, ecco una mappa di quanto si spende al giorno per gli stessi servizi da Roma a Parigi, da Londra a Madrid e Berlino. Contando che un impiegato di medio livello al netto delle tasse in Italia guadagna 1.410 euro, in Germania il suo pari grado ne ha infatti a disposizione 2.580, dieci in meno a Londra e 1.850 in Spagna.
Stipendi ben diversi oltre confine. Significa che per sopravvivere ad una giornata senza cinema o acquisti, affitto escluso, l’italiano ha 47 euro a disposizione, chi vive a Berlino quasi il doppio come i londinesi: 86 euro, mentre lo spagnolo 61.
Da noi, dicono i dati Adoc, una giornata costa in media 38,50 euro e assorbe l’81% del reddito giornaliero mentre in Germania per fare le stesse cose si spendono poco più di 34 euro che rappresentano «solo» il 40% % del reddito e i francesi ne sborsano 42, pari al 57% delle loro entrate quotidiane .
Per arrivare a queste cifre che fotografano e confermano la difficoltà  di arrivare a fine mese nel nostro paese, l’associazione ha «seguito» e messo a confronto nella sua giornata tipo l’impiegato medio delle grandi capitali europee. Dal momento in cui esce di casa e fa la prima colazione al bar a quando, esausto dopo una giornata di lavoro, torna a casa con i sacchi della spesa per prepararsi la cena. In un viaggio ideale che parte al mattino dall’Italia dove un caffè e cornetto costano mediamente 2 euro contro i cinque di Londra, proseguendo per il pranzo all’una che a Roma si paga 11,30 euro rispetto agli otto di Berlino e i quasi 14 di Parigi, si scopre la mappa del sognato risparmio e quella reale dei costi e dei servizi.
In Italia colazione, canone, trasporto pubblico di linea, cinema e chiamate al cellulare costano meno della media europea. Prendere due volte al giorno un bus (contando gli abbonamenti) da noi si paga sui due euro; più del doppio sborsano in Germania (4,50), addirittura il triplo in Inghilterra: 7.40. Per dieci chiamate noi spendiamo circa 1,5 euro, gli spagnoli 3,10 e i francesi 3,50. Più alti invece rispetto alla media europea sono i costi delle utenze domestiche (luce, acqua, gas, rifiuti), trasporto privato, ristorazione e spesa alimentare. Così quando arriva la sera e si fanno i conti in tasca, in questo gioco di vite a confronto, la realtà  è che se la giornata di un italiano costa 38,50 e quella di un francese più di 42, il romano ha speso più dell’ottanta per cento del suo reddito quotidiano, il parigino meno del sessanta. Chi vive all’ombra del Cupolone ha ancora meno di dieci euro nel portafoglio, il parigino più di trenta e il berlinese addirittura cinquanta.

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