Frane, fiumi di fango, case crollate Morti e dispersi in Liguria

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L’ondata di maltempo che si è abbattuta ieri sul Nord ha provocato esondazioni e frane che hanno bloccato anche ferrovie, strade e autostrade, dove decine di mezzi sono stati travolti dai detriti. Un fiume di fango sceso dalle colline dello Spezzino travolgendo case, automobili e barche e tutto ciò che incontrava.
Il nubifragio ha messo in ginocchio anche l’area di confine con la Toscana, toccando la Lunigiana, da Pontremoli ad Aulla, dove si sono registrati vari crolli come quello di un ponte. La Prefettura ha precisato che a Borghetto Vara ci sono stati tre morti e un disperso. Due dispersi sono stati accertati a Pignone, altri due a Vernazza.
Ma il bilancio stilato dall’Unità  di crisi allestita in Prefettura a La Spezia non può che essere provvisorio perché diversi paesi dell’entroterra ligure sono rimasti isolati, come Brugnato. Una casa è crollata a Cassana, frazione di Borghetto di Vara: tre vittime sono state estratte dalle macerie, una ragazza invece è stata salvata, mentre la scuola elementare del paese è finita sott’acqua. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza i bambini, portandoli ai piani superiori.
Sulla fascia costiera uno smottamento, avvenuto poco prima delle 15, ha interrotto la circolazione ferroviaria tra Levanto e Corniglia, vicino alla stazione di Vernazza. E sempre a Vernazza decine di persone si sono rifugiate nella chiesa alta del paese in attesa che passasse la burrasca.
La A12 è stata chiusa al traffico tra Sestri Levante e Santo Stefano, dove una frana ha travolto un tir in transito. L’autista è rimasto bloccato per alcune ore fra le lamiere per poi essere liberato dai Vigili del Fuoco, mentre lo stesso fronte franoso ha portato via anche una porzione della statale Aurelia, bloccando naturalmente il traffico.
Al lavoro migliaia di soccorritori, fra pompieri e uomini della protezione civile, della Forestale, del Soccorso Alpino, carabinieri, poliziotti. Hanno dovuto coprire un fronte critico vastissimo, che è arrivato alle pendici del Passo del Bracco. La furia delle acque ha gonfiato in particolare due fiumi, diventati una lama nel fianco del gigante ligure: il Magra da una parte e il Vara dall’altra. E quello che i due fiumi e in particolare il Vara hanno iniziato nella vallata, i canali e i torrenti lo hanno finito sulla costa.
Il mare forza cinque ha fatto da tappo alle acque ingrossate dei canali, respingendole a monte e chiudendo a sandwich i paesi della costa. «Io alle due del pomeriggio ero in piazza con i volontari — ha raccontato il sindaco di Monterosso, Angelo Betta —. È successo tutto in pochi minuti: le barche sbattute contro il molo, le auto trascinate in mare, un’onda di fango che ha riempito le case fino a tre metri di altezza. Niente luce, niente gas. Monterosso è distrutta. E, purtroppo, non troviamo quel nostro concittadino. Il suo negozio è pieno di fango, fino al soffitto». Il nubifragio non ha risparmiato La Spezia, dove si è allagato anche il pronto soccorso dell’ospedale e dove le reti cellulari sono state gravemente danneggiate dall’alluvione. Insomma, per la Liguria una lunghissima giornata nera.


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