Diktat Bankitalia sulla Bpm “Rinnovo integrale dei consigli”
MILANO – In zona Cesarini, la Banca d’Italia interviene nella vicenda delle liste per il rinnovo delle cariche in Bpm. E lo fa con una lettera in cui «auspica il rinnovo integrale degli organi aziendali». Ne ha dato notizia la stessa banca (probabilmente su richiesta di Via Nazionale). In una missiva che ha per oggetto la “Nomina organi aziendali” si legge: «Nell’attuale fase di predisposizione delle liste di candidati per l’elezione del consiglio di sorveglianza, che nominerà a sua volta il consiglio di gestione, la Banca d’Italia auspica il rinnovo integrale degli organi aziendali, mediante scelte di alto profilo e in netta discontinuità rispetto al passato, quale presupposto per una effettiva svolta nella gestione del gruppo».
Dunque, punto e accapo in modo netto, senza legami e pastette con il passato. Un messaggio che sembra ritagliato sulla lista per il consiglio di sorveglianza presentata dall’associazione Amici (e con il sostegno dei soci pensionati) che vede al primo posto il professor Filippo Annunziata ma che comprende ben cinque nomi di consiglieri già presenti nell’attuale cda della banca. Tuttavia, a quanto si apprende, la lista di nomi circolata per tutta la mattinata non è completa: ci sarebbero infatti altri cinque nomi indicati dall’associazione – Maurizio Cavallari, Ruggero Cafari Panico, Alberto Balestreri, Maurizio Dallocchio e Guido Nori – quindi secondo alcune interpretazioni l’elenco sarebbe sufficientemente ampio, anche nel caso in cui la Banca d’Italia non desse il via libera ai singoli candidati già presenti del consiglio attuale (per l’appunto cinque).
Ma ieri sono state raccolte le firme anche per l’altra lista, quella presentata dai sindacati Fabi e dalla Fiba, capitanata dall’economista Marcello Messori insieme ad altri nomi del mondo accademico e della revisione contabile. Nell’elenco figurano tre nomi (lo stesso Messori, Massimo Tezzon e Carmine De Robbio) presenti nel cda o nel collegio sindacale della Sator, la società che fa capo a Matteo Arpe (e che quindi in caso di vittoria di questa lista sarebbe candidato quasi naturale a guidare il consiglio di gestione, nominato dal cds). Anche in questa lista è presente un nome, il professor Carlo Dell’Aringa, candidato alla vice presidenza, cioè allo stesso ruolo che ricopre nel cda attuale da pochi mesi (è stato cooptato da poco), ma anche in questo caso la lista per cui sono state raccolte le firme è composta da dodici nomi (e gli eletti in caso diventasse la lista di maggioranza sarebbero undici).
Il termine ultimo è oggi alle 17, ma è già pronta anche la lista promossa da Assogestioni: Fideuram, Pioneer e Prima sgr hanno consegnato le azioni per presentare un proprio elenco (il nuovo statuto riserva a questa tipologia di investitori fino a due posti nel consiglio di vigilanza). I fondi hanno candidato tre professori universitari: Roberto Perotti (Bocconi) Lucia Calvosa (Università di Pisa) e Francesca Cornelli (London Business School). Scontata anche la presentazione della lista dei soci non dipendenti, capitanati da Piero Lonardi.
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