Dal concordato al canone Rai nel decreto sviluppo 12 condoni
ROMA – Il partito del condono avanza e, nella bozza entrata al contrastato Consiglio dei ministri di ieri, di sanatorie ce ne sono addirittura dodici, due in meno rispetto all’infornata del 2002. Dal concordato di massa, alle liti pendenti, ai ruoli, fino al canone Rai (soli 50 euro per ogni anno non versato), mentre arriva anche un inedito condono «federale» per tasse regionali e comunali. Dopo le indiscrezioni del pomeriggio di ieri e la diffusione del testo di oltre 100 articoli, il ministro per lo Sviluppo Romani smentisce: «Notizie infondate». Un giallo, ma forse di più: il segno della tensione nel governo che potrebbe, sul filo di lana, optare per l’altra ipotesi sulla quale ha lavorato il Tesoro fino all’ultimo, una mini-patrimoniale, nella forma dell’addizionale Irpef del 5 per mille, portando l’aliquota oltre i 75 mila euro dal 43 al 43,5 per cento.
La vasta gamma delle sanatorie è comunque nero su bianco e recepisce la proposta Crosetto-Leo per il concordato di massa da 5 miliardi: lettere «prendere o lasciare» a centinaia di migliaia di evasori individuati con le banche dati dall’Agenzia delle entrate per aderire e pagare, entro il 2 aprile del 2012, senza sanzioni e interessi, in modo automatico, il 40% in meno delle imposte dovute. Per il resto, si parte da chi deve integrare la propria dichiarazione perché ha fatto qualche errore, si passa a chi ha omesso o ritardato i pagamenti (ci sarebbe tempo fino al 2 aprile del 2012 senza sanzioni e interessi), si transita per la definizione delle liti pendenti di fronte alle commissioni tributarie (si può pagare in dodici rate trimestrali), si arriva alla rottamazione dei ruoli cioè a coloro che sono al capolinea dell’evasione e, esauriti tutti gli strumenti di difesa, devono pagare (potranno farlo in modo agevolato). Sanatorie anche per società e imprese che avrebbero la possibilità di regolarizzare le scritture contabili. Infine sanatorie sono previste per imposta di registro e successioni, canone Rai, affissione di manifesti politici (750 euro l’anno per le violazioni fino al 2010).
Tra le nuove misure in bozza, anche un pacchetto per giovani, precari, donne e immigrati. Contributi pari a zero nei contratti di apprendistato che partono nel 2012 e 2013. Contributi agevolati, nei primi tre anni, per chi assume disoccupati under 25 da almeno 6 mesi o under 35 almeno da un anno. Iva all’1% per i precari sotto i 40 anni che vogliono acquistare la prima casa. Irpef ridotta del 2% per gli studenti-lavoratori in regola con gli esami. Meno tasse e contributi anche per le mamme-disoccupate: ogni figlio, 5 punti in meno. Abrogazione dell’imposta di bollo del 2% sui money transfer, inserita nella manovra estiva. Faranno discutere, poi, la possibilità del datore di lavoro di offrire servizi al dipendente (come asilo nido o aiuti per la mobilità ) in cambio di una riduzione dello stipendio. E la trasformazione in «area di interesse strategico» della tratta Torino-Lione: i no Tav che violano i cantieri rischiano da 3 mesi a un anno di reclusione. Le amministrazioni pubbliche, infine, dovranno vendere il 20% degli immobili destinati ad uffici.
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