Chieti, Mario Negri chiude la ricerca

by Sergio Segio | 30 Ottobre 2011 7:30

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Sono 35 i licenziamenti previsti. Il personale non ha ancora percepito gli stipendi di agosto e settembre, la tredicesima del 2010 e la quattordicesima 2011. Non sono stati versati i rimborsi del 730, le aliquote al fondo di previdenza e di Tfr. I bilanci dell’anno passato raccontano di un disavanzo di un milione 600 mila euro.
L’allarme dei sindacati
«Il Consorzio – fanno notare Cgil e Cisl – negli ultimi anni ha bruciato un capitale sociale di 4 milioni di euro, estinzione che non permette di richiedere alle banche prestiti che, allo stato attuale, farebbero comodo». Nato nel 1980 il Consorzio Mario Negri Sud – formato dal Negri di Milano che ha il 75% delle quote, dalla Provincia di Chieti (15%) e dalla Regione Abruzzo (10%) – ha l’obiettivo di «promuovere iniziative di ricerca». Le attività  scientifiche sono iniziate nel 1987 in occasione del 25esimo anniversario della fondazione del Negri di Milano. È conosciuto a livello internazionale. Vi si svolge ricerca di base, clinico-epidemiologica e ambientale. La crisi col tempo si è acuita. Adesso è un mezzo disastro a cui si sta cercando di mettere le pezze e su cui c’è assoluta omertà . «Nessuno – evidenziano i sindacati – ha mai fatto uno studio sulle vere cause che hanno portato a questa disgraziata condizione. A nostro avviso c’è la necessità  di un manager che prenda le redini dell’istituto che si è andato svuotando. È necessario creare attrattive per gruppi che vogliono fare ricerca in Abruzzo, dar vita a collaborazioni fattive con il territorio, realizzare link con le università , le industrie farmaceutiche, le Asl. Altri tagli, al contrario, produrrebbero ulteriore impoverimento». La Regione, in aiuto, sta per elargire 800 mila euro. La Provincia, nel tentativo di salvezza, ha deciso di donare, non senza prima aver ricevuto garanzie, l’area e gli immobili che ospitano il Negri, il quale si trova in un campus su cui sorgono otto edifici con laboratori di ricerca e servizi, una foresteria con 42 mini appartamenti e una mensa. In totale la superficie coperta è di circa 18 mila metri quadrati. «In tutta questa storia – sottolinea una nota sindacale – c’è la totale assenza del Negri di Milano, rappresentato dal professor Silvio Garattini, che è anche presidente del Consorzio Negri Sud. Questa latitanza nuoce all’istituto e non trova spiegazione, considerato che anni fa lo stesso Garattini si è scomodato dalla sede di Milano per risolvere un problema meno grave di quello attuale, trasferendosi per circa due anni e amministrando direttamente il Centro di ricerche».

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