Cgil: «Il calo della cassa è dovuto ai licenziamenti»
Secondo la Cgil il 2011 si chiuderà con autorizzazioni di cassa alle aziende vicine al miliardo di ore.
«Le nostre strutture territoriali – dice Fammoni – ci segnalano che una parte importante dei lavoratori passa dalla cassa integrazione al licenziamento e che per il 2012 un numero crescente di aziende sta valutando analoghe scelte, a fronte di prospettive di uno stallo di domanda e produzione, accentuate dalla manovra recessiva del governo». Quanto al calo della richiesta di indennità di disoccupazione, Fammoni precisa che «oltre il 50% è disoccupato da più di un anno e che quindi in gran parte non ha più i requisiti per fare domanda, quindi i dati non sono per niente bassi».
«Lo stato del lavoro in Italia – conclude Fammoni – è molto grave al di là della propaganda: la fine del periodo di cassa tende a trasformarsi in espulsione. Occorre una svolta e dare una priorità evidente al lavoro, ai suoi problemi e al suo futuro. Non c’è niente di tutto questo nelle scelte di un governo che anzi usa la crisi per tagliare tutele e diritti. Saranno invece queste le proposte e le priorità dell’iniziativa della Cgil verso una grande manifestazione nazionale per il lavoro».
La Cgil si prepara a diverse manifestazioni: questo sabato scenderanno in piazza Fp (pubblici) e Flc (scuola, università e ricerca); il 28 toccherà ai pensionati dello Spi, per poi arrivare a una manifestazione di tutte le categorie, presumibilmente a dicembre.
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