Bibi, Barak e le super bombe Usa

Loading

Tehran smentisce e punta l’indice contro Israele, unico paese del Medio Oriente a possedere segretamente bombe nucleari (tra 100 e 200 secondo gli esperti internazionali) .
Uno scoop pilotato?
Si dice che sia stata la stessa Amministrazione Usa ad aprire i suoi file per rafforzare l’idea di un pieno riavvicinamento di Obama a Netanyahu, allo scopo di riconquistare il voto della lobby pro-Israele. Certo è che quelle bombe ora sono negli arsenali israeliani: un’arma strategica nelle mani del premier, che non ha mai nascosto la sua ferma intenzione di colpire l’Iran «a scopo preventivo».
Autoguidate da 28 km, le bunker-busters (GBU-28 Hard Target Penetrators) sono in grado di colpire bersagli protetti da 30 metri di terra o da 10 metri di cemento armato. Quindi di distruggere i siti sotterranei iraniani come i bunker del movimento sciita libanese Hezbollah. E anche di mettere fuori uso in poche ore i centri politico-militari siriani. Un’arma devastante, anche se gli esperti la considerano «un po’ imprecisa» (5-6 metri di margine di errore). Israele chiedeva le bunker-busters dal 2005 ma gli americani hanno esitato a concederle perché temevano che finissero in Cina (terminale privilegiato in questi ultimi anni dei sistemi militari israeliani). George W. Bush alla fine diede il via libera alla vendita e Obama ha dato l’approvazione definitiva quando è arrivato alla Casa Bianca. In un’incontro del 18 novembre 2009 tra comandanti militari israeliani e statunitensi, riferito in uno dei cablogrammi dei pubblicati da Wikileaks, si legge che la consegna sarebbe dovuta avvenire in segreto per evitare al governo l’accusa di aiutare Tel Aviv nell’attacco all’Iran.
Nessuno li ferma più Lo scoop del Newsweek segue il recente rinnovamento radicale ai vertici delle forze armate e dei servizi di sicurezza di Israele ordinato da Netanyahu e dal ministro della difesa Ehud Barak. Meir Dagan,ex capo del servizio segreto Mossad e falco senza scrupoli ma contrario all’attacco all’Iran – «è una delle cose più stupide che abbia mai sentito», ha dichiarato qualche mese fa -, ha spiegato che sono stati sostituiti tutti i comandanti militari e dell’intelligence preoccupati per le conseguenze catastrofiche in tutta la regione che avrebbe un possibile raid aereo o missilistico israeliano contro le centrali atomiche iraniane. Non è secondario il fatto che dei 18 capi dei servizi di sicurezza ancora in vita, 8 siano apertamente contrari a un attacco all’Iran. Altri 4, come il direttore dello Shin Bet (sicurezza interna) Yuval Diskin e il generale Gabi Ashkenazi, restano perplessi.
Dagan ha accusato Netanyahu e Barak di voler spingere Israele in «una pericolosa avventura militare», scatenando una guerra regionale che potrebbe mettere a forte rischio proprio lo Stato ebraico. «Ho deciso di dire la mia – ha aggiunto l’ex capo del Mossad – perché quando ero in carica potevo bloccare questo tipo di avventure pericolose. Ora, temo, nessuno può fermare Bibi (Netanyahu) e Barak». L’attacco, prevede qualcuno, potrebbe scattare addirittura prima del prossimo inverno.


Related Articles

Uccisi i presunti killer dei tre ragazzi ebrei

Loading

l’unità speciale israeliana Yamam ha circondato una falegnameria di Hebron e ucciso Marwan Qawasmeh e Amar Abu-Eisha, sospettati d’avere rapito e ammazzato in giugno Gilad, Naftali ed Eyal, i tre adolescenti che facevano l’autostop

Damasco Nelle vie dove l’Is sfida la tregua ecco l’ultimo fronte della guerra

Loading

Il centro della città sembra tornato a vivere, ma è in periferia che il Califfato fa strage con i kamikaze, e minaccia la moschea di Sayyida Zainab cara agli sciiti

Amx all’attacco tricolore

Loading

Una prolungata operazione di cleaning per eliminare gli insorti e stabilizzare l’area durata diversi giorni

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment