Allarme per Dexia e Deutsche Bank Borse a picco, ancora tensione su Atene

Loading

L’eventualità  che la crisi dei debiti sovrani avvolga in una spirale mortale il sistema bancario, unita ai timori sempre più concreti di un default della Grecia, che dovrà  aspettare ancora fino alla metà  di novembre per incassare la sesta tranche di aiuti da 8 miliardi della troika Ue-Bce-Fmi (slittati per decisione dell’Eurogruppo), affossano pesantemente i mercati, in un’altra giornata nera per le Borse del Vecchio Continente.
I listini europei bruciano 161 miliardi di euro, chiudendo tutti in rosso, con pesanti vendite proprio sui titoli bancari. E tutto questo prima della notizia, arrivata nella notte, del forte declassamento del debito Italiano.
A preoccupare è il destino di Dexia, il gruppo bancario franco-belga già  nazionalizzato nel 2008 dopo il crollo di Lehman Brothers, probabile prima vittima del caos greco (ha in pancia 21 miliardi in titoli dei Piigs, i paesi europei a rischio, Italia compresa), in forte crisi di liquidità  e vicino al crac, nonostante le rassicurazioni dei governi di Francia e Belgio, pronti a intervenire. Ma spaventa anche l’allarme lanciato dal colosso tedesco Deutsche Bank, non in grado di centrare l’obiettivo di 11 miliardi di utili previsti per quest’anno. La piazza peggiore è, difatti, proprio Francoforte che cede il 2,98%, crollo di Atene a parte (-7,61%). Scivolano anche Parigi (-2,61%), Londra (-2,58%), Madrid (-1,54%). Piazza Affari chiude a meno 2,72%, bruciando 8,1 miliardi.
«La crisi ha l’epicentro in Europa, gira intorno ai rischi sovrani e da ultimo si vede anche nelle banche», conferma il ministro Tremonti, al termine del vertice Ecofin. In linea con quanto dichiarato poco prima dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet: «I governi devono capire che siamo l’epicentro della crisi globale» e che bisogna continuare a vigilare il sistema bancario «troppo fragile», laddove la crescita dell’Eurozona è ancora «smorzata». Secondo Trichet bisogna approfondire l’integrazione politica rafforzando il braccio esecutivo dell’Unione «anche attraverso la creazione di un ministro europeo delle Finanze, che dovrà  essere responsabile di una più forte vigilanza economica e fiscale, nonché guidare la governance economica e il settore finanziario».
Oltreoceano, il presidente della Fed, Ben Bernanke, è ancora più sferzante, con l’economia e la ripresa degli Stati Uniti «vicine a vacillare» e la Fed pronta a sostenerle con «ulteriori azioni», come scudo contro la crisi del debito europeo, definita «un rischio attuale» anche per gli Usa. «L’esposizione diretta delle banche statunitensi verso la Grecia è minima», sottolinea Bernanke. «Ma un default non organizzato di questo paese potrebbe scatenare il panico sul mercato dei titoli pubblici, provocare il cedimento di altri Paesi e nuove tensioni sulle banche europee, creando instabilità  sui mercati mondiali». Per questo il banchiere Usa invita i governi europei a continuare «sulla via tracciata». Ovvero, chiudere rapidamente la questione greca. Rassicurata, Wall Street recupera sul finale e il Dow Jones chiude a più 1,44%.


Related Articles

La Fiom boccia Monti

Loading

L’assemblea nazionale della Fiom, a Montesilvano, si è conclusa con un rafforzamento della maggioranza intorno al segretario Maurizio Landini (382 voti, ovvero il 74,5%), mentre alla minoranza «camussiana» ne sono andati 99 (19,2%, partiva dal 27%), gli astenuti sono stati 33 (6,4%; una parte soltanto della Rete28Aprile).

DUE COSE A MARCHIONNE

Loading

Il comunicato con cui la Fiat ha annunciato da una parte che si adeguerà alla sentenza della Corte Costituzionale, consentendo alla Fiom di formare le Rsa con piena funzione dei diritti sindacali e dall’altra che auspica l’approvazione di una legge per la rappresentanza e rappresentatività sindacale può essere considerato una pietra miliare: punto di arrivo, dunque, ma anche di partenza.

CGIL, al direttivo evitata la rottura: Camusso impone Landini, l’area Colla batte la ritirata

Loading

Al direttivo nazionale della Cgil evitata la rottura, la segretaria uscente vince la sfida. La candidatura dell’ex segretario Fiom al vertice di Corso Italia esce rafforzata

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment