Vodafone lancia la ricaricabile che si usa senza “strisciare”

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ROMA – Vodafone amplia il suo raggio di azione e lancia una carta di credito ricaricabile: si chiama “Vodafone Smart Pass” e sarà  proposta da novembre, in vista del Natale. “Vodafone Smart Pass” avrà  una banda magnetica, dunque potrà  essere strisciata come una qualsiasi altra carta. Ma permetterà  anche di prendere una scorciatoia. Nelle catene dotate di uno speciale “pos”, consentirà  di pagare senza contatto. Da McDonald’s, Esselunga, Decathlon, Autogrill, basterà  un gesto. Una volta avvicinata la carta al “pos”, la transazione sarà  cosa fatta. Non bisognerà  digitare un codice o strisciare la carta, non ci saranno scontrini da firmare. Il pagamento senza contatto avrà  un limite di spesa: sarà  possibile per importi fino a 25 euro. La carta – collegata al circuito Mastercard – avrà  un costo di attivazione di 5 euro. Anche le operazioni di ricarica potrebbero comportare una spesa.
Vodafone dunque cambia mestiere? Mette da parte i cellulari, sia pure per un momento? Andrea Duilio, direttore Marketing di Vodafone Italia, spiega che questa carta di credito potrà  essere ottenuta a condizione di avere un numero telefonico Vodafone (cellulare anche ricaricabile, chiavetta Internet, fisso). Il numero Vodafone diventa anche il numero identificativo di questa carta. Esiste, dunque, un link, un collegamento tra la carta e il numero di telefono. Nei prossimi mesi, già  nel 2012, il link sarà  più stretto. Nuovi cellulari di generazione Nfc ingloberanno questa modalità  di pagamento. Come già  in Francia, basterà  avvicinare il telefonino al “Pos” per il pagamento senza contatto.
«Oggi non è ancora comodo pagare con il cellulare», nota Andrea Rangone, a capo degli osservatori Ict del Politecnico di Milano. Lo possiamo fare via sms o Internet, ma solo dopo aver legato il nostro numero di cellulare a una carta di credito. Sono circa un migliaio le aziende che accettano questo sistema di pagamento, per parcheggi, biglietti del cinema, skipass. Un giro d’affari di 200 milioni di euro nel 2010.


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