Vivere con 150 fratelli così dalla provetta nasce la maxi-famiglia

by Sergio Segio | 7 Settembre 2011 6:58

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Sette anni fa per concepire un bambino Cynthia Daily e il suo compagno hanno fatto ricorso a un donatore di sperma. Speravano che un giorno loro figlio potesse conoscere alcuni dei suoi fratellastri e formare una specie di famiglia allargata, tipica dei tempi moderni, e così Cynthia ha svolto alcune ricerche in Rete per trovare altri bambini nati dallo stesso donatore. Ha quindi contribuito a far nascere un gruppo online che li riunisce tutti. Nel corso degli anni il numero dei bambini appartenenti al gruppo di suo figlio non ha fatto altro che crescere. E crescere. Oggi questo gruppo di semi-consanguinei conta ben 150 bambini, nati tutti dal seme di un unico donatore. E ancora altri sono in arrivo… Ora che sempre più donne decidono di avere figli per conto proprio, e che il numero dei bambini nati per mezzo dell’inseminazione artificiale con seme di donatore aumenta, iniziano a crescere i gruppi e i siti che riuniscono i semi-consanguinei nati da un medesimo donatore. Se quello del figlio di Daily è finora il più numeroso, molti altri comprendono già  50 o più tra fratellastri e sorellastre, e tali gruppi stanno facendo la loro comparsa un po’ ovunque, sui siti Web e nelle chat.
Di pari passo, però, aumentano anche le preoccupazioni di genitori, donatori e medici: si temono in particolare le possibili conseguenze negative legate al fatto di aver procreato un numero così grande di bambini aventi il sangue di uno stesso donatore. Tra le molte preoccupazioni vi sono anche quelle di diffondere malattie genetiche rare tra la popolazione. Sono molti coloro che criticano il fatto che le cosiddette “cliniche della fertilità ” e le banche del seme stiano guadagnando cifre molto consistenti permettendo a troppi bimbi di nascere dal seme di donatori popolari. Costoro sostengono che le famiglie dovrebbero essere informate molto meglio sulla salute degli stessi e dei bambini concepiti con il loro seme. Mentre altri paesi, quali Gran Bretagna, Francia e Svezia, vincolano per legge il numero di bambini che possono essere messi al mondo con il seme di un unico donatore, negli Stati Uniti non ci sono limiti, ma soltanto linee guida pubblicate dall’American Society for Reproductive Medicine, un gruppo di professionisti che in una popolazione di 800mila persone raccomanda di limitare i concepimenti a soli 25 bambini per donatore. Nessuno sa con sicurezza quanti siano i bambini nati negli Usa ogni anno grazie al seme dei donatori. Alcuni ritengono che possano essere tra i 30 e i 60mila. Alle madri dei bambini nati da seme di donatore in genere si chiede di informare spontaneamente la banca del seme da cui si sono servite dell’avvenuta nascita di un bambino, ma lo fa soltanto il 20-40 per cento di loro, afferma Wendy Kramer, fondatrice del Donor Sibling Registry, una sorta di ufficio di stato civile per bimbi nati da seme di donatore. Proprio per l’esiguità  di tali dati molte famiglie si sono rivolte finora al sito Web anagrafico donorsiblingregistry.com. La signora Kramer ha dato vita a questa sorta di ufficio di stato civile online nel 2000, per cercare di mettere in contatto tra loro le cosiddette “famiglie nate per essersi avvalse di un donatore”. Sul sito Web i genitori possono registrare la nascita di un figlio e trovare i loro semi-consanguinei consultando il codice numerico associato al donatore di seme. Molti genitori, secondo Kramer, restano sbalorditi venendo a conoscenza del numero di fratellastri e sorellastre che hanno i loro figli. Teoricamente, in assenza di limiti, un medesimo donatore potrebbe contribuire alla nascita di centinaia di bambini imparentati tra loro. Ed è quindi possibile che si possano verificare centinaia di incesti involontari tra semi-consanguinei.
Del resto, anche i donatori di seme stanno iniziando a preoccuparsi. «Quando ho chiesto quanti bambini potrebbero essere stati concepiti con il mio seme, mi è stato detto che nessuno lo sa con certezza, ma che di sicuro da stime affidabili si potevano ipotizzare cinque bambini» ha raccontato un donatore di sperma texano. In seguito, però, egli ha scoperto che alcuni donatori comparivano sul Donor Sibling Registry come padri di decine di bambini. L’intero settore della fertilizzazione con seme da donatore si è sempre opposto a ogni forma di regolamentazione, ma l’effettiva esplosione nel numero di semi-consanguinei imparentati tra loro potrebbe cambiare radicalmente le cose.
© 2011, The New York Times
Traduzione di Anna Bissanti

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