Se Google chiede il tuo telefono quando vuoi inviare un’email

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MILANO — È arrivato oppure no il momento di dire addio all’anonimato online, alla possibilità  di creare un account di posta elettronica senza dover fornire dati reali, come di fatto è stato possibile fino a oggi? È un dubbio su cui la Rete sta cominciando a interrogarsi, in particolare da quando Google, il motore di ricerca numero uno al mondo, ha iniziato a chiedere un numero di telefono valido come condizione indispensabile per perfezionare l’attivazione di nuovi account Gmail, il servizio di messaggistica della compagnia di Mountain View.
A rilanciare il tema ci hanno pensato nei giorni scorsi prima il blog di Massimo Coppa Zenari e poi Dagospia, che lo ha ripreso e amplificato facendo scattare il tam tam. Il timore è che l’adozione di misure restrittive da parte di uno dei principali gestori di posta elettronica su scala globale possa indurre anche altri ad adottare politiche analoghe, con un conseguente maggiore controllo degli utenti. Google (e altri provider che dovessero eventualmente seguirne l’esempio) si ritroverebbe infatti per le mani un dato personale considerato particolarmente sensibile, nonché appetibile per finalità  di marketing. Soprattutto per chi della profilazione «spinta» degli utenti — che consente di inviare messaggi pubblicitari super mirati — ha già  fatto il proprio punto di forza.
Google precisa però che la richiesta di numero di telefono non è la regola e che avviene solo in alcuni casi. E questo con l’obiettivo di tutelare gli utenti prevenendo azioni di spam o tentativi di intrusione in profili esistenti. Sostanzialmente, il numero di telefono serve per ricevere un codice di verifica mediante sms o chiamata automatica, con cui sarà  poi possibile attivare l’account. Non deve essere necessariamente il proprio numero personale, è sufficiente quello di un amico se non si dispone di un’utenza propria. Inoltre, la compagnia garantisce — anzi «promette» — che il numero non sarà  mai comunicato ad altri o utilizzato per inviare messaggi indesiderati.
I dubbi espressi nei blog riguardano tuttavia il fatto che a molti utenti che hanno provato nelle ultime ore ad aprire nuovi account è stato richiesto di default di seguire la nuova procedura. E questo lascerebbe intendere che la comunicazione del numero sia in realtà  obbligatoria. Uno dei criteri su cui si basa l’intervento antispam è però quello del riconoscimento dell’«ip», il codice identificativo del computer da cui ci si sta connettendo. E se è stato utilizzato in passato per aprire più di un account della «grande G», allora è probabile che il sistema attivi il filtro introducendo la richiesta di verifica telefonica.
L’associazione di un numero telefonico a un account era, in ogni caso, già  una facoltà  che Gmail concedeva agli utenti al fine di agevolare le procedure di recupero di una password dimenticata. E non è una prerogativa del gruppo fondato da Larry Page e Sergey Brin: anche Facebook permette di abbinare account e utenze telefoniche per identificare con certezza il titolare di un profilo, evitando che altri vi si inseriscano in modo fraudolento. Non è poi così difficile, infatti, entrare in una pagina altrui se si conoscono l’indirizzo email del titolare e le sue abitudini, all’interno delle quali potrebbe nascondersi la password. Per questo il social network di Mark Zuckerberg ha iniziato a tenere conto degli «ip» e delle location di accesso prevedendo procedure automatiche di segnalazione e di blocco dei profili qualora ci si connetta da una stazione diversa da quelle abitualmente utilizzate, per esempio quando si utilizzano computer di locali pubblici, magari all’estero. In quel caso, una delle opportunità  di sblocco è la ricezione di un codice numerico tramite sms in tempo reale che garantisce che solo il titolare dell’account abbia le chiavi per ripristinare una pagina dopo un accesso che il sistema ha riconosciuto come insolito.
Restano però molti dubbi sulla privacy: che fine fa quel numero spontaneamente rivelato? In Facebook, soprattutto, la gestione delle impostazioni personali è lasciata a discrezione dell’utente, non sempre particolarmente attento a questi dettagli. E il numero di telefono, se non si è accorti, rischia di essere lasciato visibile (a tutti o solo agli amici o agli amici degli amici, a seconda del livello di privacy impostato). Nessun problema se si tratta di una scelta, qualcuno in più se la cosa non è voluta. Per evitare inconvenienti è sufficiente andare alla pagina di modifica del profilo, aprire il menù «informazioni di contatto» e indicare chi può vedere il numero. Selezionando «solo io», nessun altro lo vedrà . Facile, no? Sì, a saperlo.


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