Salvagente Fed e Bce per le banche Balzo delle Borse, Milano su del 3,5%

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FRANCOFORTE — Un’azione coordinata ieri dalla Bce con le maggiori banche centrali internazionali, per fornire liquidità  in dollari agli istituti europei, ha fatto volare i mercati. Come dieci anni fa, dopo l’attacco alle torri gemelle di New York, o nel novembre 2008, dopo il crac di Lehmann, la Bce è scesa in campo con un intervento coordinato con le altre banche centrali internazionali — Fed americana, Banca di Inghilterra, Banca del Giappone e Banca Nazionale Svizzera — per fornire liquidità  illimitata in dollari alle grandi banche europee in difficoltà  di finanziamento fino al marzo 2012. La situazione è seria da tempo. E anche due giorni fa la Eurotower aveva dovuto prestare circa mezzo miliardo in dollari a due banche europee. Ma la richiesta di finanziamenti in dollari sta aumentando di giorno in giorno: alcuni grandi istituti europei, soprattutto francesi e olandesi, non hanno accesso al mercato interbancario Usa, perché le banche americane hanno paura a prestare dollari agli istituti europei. E questi ultimi non possono rifornirsi di liquidità  presso la Fed, in quanto la banca centrale americana non presta a tutti gli istituti in modo capillare come fa la Bce.
E dopo settimane di timori esternati dalla Fed e da Washington per le difficoltà  delle banche europee e per il debito sovrano, la Bce ha deciso di risolvere un altro tassello della crisi, riacutizzatasi in agosto. Lo ha fatto a ridosso dell’Ecofin di oggi in Polonia, al quale parteciperà  anche il Segretario del Tesoro Usa Timothy Geithner. Da Geithner si attende una proposta ai Paesi della Ue per «agire più in fretta» sul fronte della crisi del debito che preoccupa anche gli americani, adottando un fondo salva-Stati sul modello del Tarp (Troubled Asset Relief Program) introdotto dal Tesoro americano all’inizio della crisi.
Immediato il sollievo dei mercati dopo l’annuncio a sorpresa dato dalla Bce nel primo pomeriggio di ieri sull’accordo con la Fed per rifornire le banche europee di dollari. Le Borse hanno chiuso in forte rialzo: Milano ha guadagnato il 3,56%, Francoforte il 3,15%, Parigi il 3,27% e Londra il 2,11%. L’euro, sospinto fin dalla mattinata anche per la forte posizione franco-tedesca contro il default di Atene, ha recuperato oltre quota 1,38 dollari. In miglioramento anche il differenziale fra i titoli decennali italiani e i Bund tedeschi, calato attorno a quota 360 punti base, grazie anche all’intervento di acquisto dei titoli italiani da parte della Eurotower nei giorni scorsi. Lorenzo Bini Smaghi, del board della Bce, ieri ha respinto con forza ieri le critiche mosse al programma straordinario di acquisto, giudicandole come il «frutto di una analisi economica e di una conoscenza inadeguata della crisi». Il bollettino della Bce ha poi sottolineato «i rischi significativi» di contagio e di malfunzionamento di alcuni mercati dei titoli di Stato, se non fosse stato riattivato il programma di acquisto di titoli all’inizio di agosto.


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