“Sarkozy prese mazzette dalla Bettencourt”
PARIGI – Dopo tanti sospetti e voci non confermate, una donna accusa Nicolas Sarkozy di aver ricevuto mazzette durante la campagna elettorale del 2007. E’ il magistrato Isabelle Prévost-Desprez che ha indagato per prima sullo scandalo Bettencourt, l’ereditiera L’Oréal al centro di una battaglia giudiziaria per il patrimonio famigliare. Secondo il giudice, l’allora candidato all’Eliseo avrebbe incontrato la miliardaria nella sua casa di Neuilly, ricevendo soldi in contanti. Da tempo il caso giudiziario intorno alla donna più ricca di Francia, con presunti fondi illeciti versati al partito Ump, minaccia di infangare il presidente francese, ed è già costato il posto all’ex ministro Eric Woerth, allora tesoriere del partito e la cui moglie lavorava per la Bettencourt.
L’accusa è contenuta in un libro appena pubblicato e firmato da due giornalisti di Le Monde. Prevost-Desprez avrebbe appreso del finanziamento illecito da una testimone dell’inchiesta, l’infermiera che si occupava nel 2007 della miliardaria. L’episodio denunciato non figura però negli atti processuali. L’informazione non sarebbe uscita nei verbali perché i testimoni, ha spiegato il giudice, avevano paura di parlare di Sarkozy. «L’infermiera di Liliane Bettencourt – ha raccontato il magistrato – ha confidato al mio cancelliere dopo l’udienza di aver visto consegnare dei contanti a Sarkozy». Anche l’ex contabile di Bettencourt, Claire Thibout, aveva parlato in un’intervista di mazzette al leader dell’Ump, ammettendo però di non esserne stata direttamente testimone. E ieri l’infermiera ha smentito di aver assistito allo scambio di denaro.
A pochi mesi dalla nuova campagna elettorale per le presidenziali, il colpo di scena dell’affaire potrebbe creare nuove difficoltà al presidente, già debole nei sondaggi e considerato spesso come “l’amico dei ricchi”. «Spero che verrà aperta una nuova inchiesta» ha detto Martine Aubry, segretario del Ps e candidata alle primarie nel partito. «Accuse false e infondate» ha replicato l’Eliseo. La portavoce del governo, Valérie Pecresse, ha sottolineato «il timing un po’ sospetto» della denuncia del magistrato, silenziosa fino al momento della ricandidatura del presidente. Prévost-Desprez era stata allontanata dalle indagini per incompatibilità con il procuratore capo di Nanterre, Philippe Courroye, considerato vicino a Sarkozy. «Per l’Eliseo – ha ricordato il giudice – la mia inchiesta era una bomba pronta a esplodere, hanno fatto di tutto per togliermi di mezzo». Il fascicolo è stato trasferito a Bordeaux. Saranno i giudici di questa città a dover decidere se interrogare l’infermiera di Bettencourt e il magistrato che ha denunciato i versamenti illeciti. Nell’attesa, Prévost-Desprez rischia una sanzione disciplinare per aver violato il segreto istruttorio. «L’ho fatto – spiega nel libro – perché sono convinta dei miei principi: la giustizia è uguale per tutti».
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