by Sergio Segio | 18 Settembre 2011 7:31
BARI. I “cacciatori” di ragazze giovani, belle, magre e non molto alte non erano soltanto Gianpi Tarantini o Gianpi Traversi, l’uomo che Berlusconi scambia per Tarantini al telefono e che secondo Lele Mora portò per la prima volta Ruby ad una festa ad Arcore.
Ma anche due insospettabili deputate del Pdl, Elvira Savino e Licia Ronzulli, la prima che siede nel Parlamento italiano l’altra in quello europeo. Non sono indagate, ma una decina di conversazioni intercettate dalla Guardia di finanza e depositate agli atti dell’inchiesta barese, non lasciano dubbi sul ruolo delle due belle politiche nel reclutamento, o comunque nell’organizzazione, delle ragazze nelle feste organizzate dal Cavaliere.
Le nozze della Savino
La Savino, per esempio, è la “responsabile” dell’incontro tra Tarantini e Berlusconi che avviene proprio al suo matrimonio. Il Cavaliere era il testimone delle nozze. E’ in quell’occasione che il premier perde la testa per Carolina Marconi (protagonista di un’edizione del Grande fratello), una sorta di battesimo per Tarantini che per la prima volta si dà da fare per portare una ragazza nel grande harem di Silvio Berlusconi. «Si trattava – ricostruisce la Finanza – del primo “test” con il Presidente Berluscon per dimostrare la propria affidabilità , atteso che in occasione del ricevimento di nozze della Elvira Savino con un imprenditore napoletano che si celebrarono a San Lorenzo in Lucina a Roma, si era impegnato a organizzare un’occasione di incontro tra la soubrette e il presidente».
«Fammi avere il numero»
Cosa è accaduto al matrimonio della Savino lo racconta lo stesso Tarantini a telefono con Elvira. «Quello (ndr, Berlusconi) a un certo punto è impazzito per Carolina Marconi e ha detto “Fammi avere il numero”». Tarantini esegue: «Sono andato da lei e quella subito ha preso il telefono, se ne è andata in bagno, me lo ha memorizzato, è ritornata e mi ha dato il telefono». La Marconi usa però una precauzione: «Non dire niente a nessuno assolutamente, fammi chiamare dal lunedì al venerdì il pomeriggio». E l’imprenditore barese torna dal Cavaliere: «Presidente, ha detto volentieri, quando vuole organizziamo una cena. Ma non le posso dare il numero perché sta sempre con il fidanzato. Le do il mio numero e chiami me quando vuole». Nel racconto di Tarantini, Berlusconi ha risposto: «Va bene, scrivilo su un pezzettino di carta e dallo alla guardia, quello dietro di me».
Dal Grande Fratello a palazzo Grazioli
E’ il 13 settembre. Il 18 sul telefonino di Gianpi arriva un sms del Cavaliere con il nuovo numero di telefono del premier. Il 19 organizzano la prima cena. E il trofeo da esporre è proprio la Marconi che viene contattata proprio grazie alla Savino. E’ a lei che Gianpi chiede il numero di telefono. Ed è lei a fare pressioni su Carolina perché accetti. Dice Gianpi all’ex Grande fratello: «Senti, tu martedì sera riusciresti a venire a Roma? Martedì ci vediamo alle sette, sette e mezzo al De Russie, così parliamo e poi andiamo lì». Concluso l’accordo con Carolina, Tarantini avverte subito la Savino che gli domanda via sms: «Tutto ok. Ci hai parlato vero?» e l’imprenditore barese risponde: «Sì, ho parlato con lei e mi ha detto di sì…e mi vedo domani pomeriggio al De Russie alle sette parlo di persona con le e poi andiamo là ». A questo punto la Savino, curiosa (sottolineano gli investigatori), chiedeva “ma con lui (Silvio Berlusconi ndr) è già fissato?…. dico con lui hai già fissato?””, ricevendo questa risposta: «Sì, con lui ho già fissato!…”». Ora, la Savino non ha un ruolo qualsiasi nella vicenda. Annotano i magistrati, che il deputato è molto amica dell’ “Ape Regina”, Sabina Began con la quale per qualche tempo ha condiviso un appartamento a Roma per poi litigare, dicono i maligni, proprio su questioni di gelosia per il Cavaliere. La Savino, inoltre, non è nuova a guai giudiziari a Bari: è imputata con l’accusa di aver aiutato un imprenditore che riciclava denaro per conto di un clan mafioso.
Ci pensa Licia
Non è l’unica a prodigarsi per le serate del Cavaliere. A lavorare perché i festini del presidente Berlusconi andassero al meglio c’era anche la collega Licia Ronzulli, oggi eurodeputata del Pdl. Come racconta in un interrogatorio Barbara Montereale, la Ronzulli si dava da fare ed a Villa Certosa aveva il compito di “smistare” le giovani ospiti del presidente nei bungalow di Villa Certosa in Sardegna. Era lei a organizzare gli spostamenti aerei. Il cinque gennaio del 2009, per esempio, Tarantini sta organizzando una spedizione in Sardegna nella villa del Cavaliere. «Siamo io, Linda (Santaguida), Belen, la sorella, l’amica di Belen, Chiara quella ragazza di Modena che dice che lei conosce e una mia amica di Milano (…) vuole che mi metto d’accordo con Marinella?». Berlusconi risponde: «No, dovresti accordarti con la dottoressa Ronzulli». Tarantini sa di chi si parla: «Chi, Licia?». «Si, Lucia – risponde il Cavaliere – è qui a farmi da segretaria».
Incontri a San Siro
La Ronzulli era anche “deputata” a procurare, su incarico di Berlusconi, i biglietti dello stadio per i derby Milan-Inter dove nell’intervallo Berlusconi e Tarantini s’incontravano per “programmare” le serate ad Arcore. Oppure sempre la Ronzulli si occupava di organizzare i tavoli per la festa del Milan. «Te ne ho preparato uno per 10 persone – diceva orgogliosa a Tarantini – proprio vicino a quello del presidente Berlusconi». Qualche mese dopo è volata a Bruxelles.
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