Marchionne, nuova squadra I piani per i modelli Fiat
MILANO — Giorgio Airaudo, responsabile auto della Fiom, è convinto che la Fiat stia modificando il piano industriale dell’aprile 2010, svelandolo a piccoli passi, sostiene che «ormai la Fiat è la filiale europea di Chrysler». Secondo il sindacalista le decisioni sarebbero state prese durante i due giorni di riunione del Gec, il gruppo ristretto dei 22 manager che lavorano a stretto contatto con l’amministratore delegato Sergio Marchionne. Di parere opposto il direttore di Automotive News, Jason Stein, una voce autorevole sui fatti del Lingotto, che, in un programma televisivo, nei giorni scorsi, commentando la battuta di Marchionne sulla sua uscita dal gruppo, nel 2016, ha detto «la rinascita di Detroit potrà continuare anche dopo l’uscita di Marchionne, ma le priorità dell’amministratore delegato in questo momento sono altre, inutile pensare all’ipotesi, irrealistica, di un quartiere generale della Fiat in America, Marchionne è concentrato sul successo che il marchio italiano può ottenere in Usa». La conferma arriva proprio dai due giorni di confronto torinese, in cui si è discusso solo di sviluppo del business, di organizzazione e di nuovi modelli. Preso atto dell’uscita di Andrea Formica (in questo momento sta veleggiando tra le isole greche), al suo posto è subentrato Lorenzo Sistino che si occupa anche dei mercati esteri, ruolo prima assegnato a Thierry Dombrevall, anche lui uscito, come Fausto Antenucci e Paola Petrone, incaricati a presiedere lo sviluppo della rete e della logistica, compiti che verranno affidati a Diego Pistone (tutti i dettagli verranno ufficializzati domani). È stata perfezionata la posizione di Olivier Francois, che nel nuovo organigramma disegnato, oltre a prendere la direzione del brand Fiat, è nominato chief marketing officer (cmo) di tutti i marchi del gruppo Fiat/Chrysler. Per Francois l’impegno a scadenza immediata, è alle porte, al Salone di Francoforte, presenterà la pedina più importante di Fiat, la nuova Panda. Un film della «Panda Story» racconterà il legame trentennale, inscindibile, della Fiat con questo modello, sottolineerà le trasformazioni della società non solo italiana, proiettata verso l’Unione Europea. Nel «conclave» è stata approvata come nuova testimonial, della 500, Jennifer Lopez, ma si è parlato soprattutto dei futuri prodotti, la Lancia Delta che verrà svelata al Salone di Detroit, nel 2012, con marchio Chrysler, venduta sia in Usa che in Gran Bretagna, definite le due berline compatte del segmento C, firmate sempre Chrysler, ma sviluppate sulla piattaforma Fiat Cusw, derivata dal pianale C-Evo che sarà anche l’origine della berlina Dodge. Esaminate, nei dettagli, la sostituta della Chrysler 200, sempre con dna italiano e la nuova Jeep SS Crossover che nascerà , anche questa, su una architettura Fiat. Nessuno spostamento della produzione dei suv Jeep e Alfa Romeo, da Mirafiori agli Stati Uniti, di cui non si è neppure sfiorato l’argomento, da scartare anche l’ipotesi della realizzazione, a Torino, della futura «Topolino»; l’unica certezza sullo stabilimento piemontese è la conferma, data, da Sergio Marchionne, il 29 agosto, al presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota sull’investimento pari a un miliardo di euro, come parte dell’accordo sindacale. Certamente è stato preso in considerazione l’impatto del cambio euro dollaro, sempre fluttuante, stabilito, nel 2013, il ritorno in forza negli Usa dell’Alfa Romeo, sono state puntualizzate le caratteristiche dei veicoli da costruire e del design (per tre volte Marchionne ha respinto le proposte che gli venivano presentate sulla Giulia), sempre tenendo conto della razionalizzazione delle sinergie con Chrysler.
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«SIC FIAT ITALIA» Un film, anche quella specie particolare che viene chiamata «documentario», non è – lo sappiamo – un reportage giornalistico. La differenza sta nel fatto che non si tratta di un’istantanea, e perciò il tempo ha dato modo di ripensare e interpretare. È qui che entra in gioco la soggettività dell’autore che, se è capace, ci fa capire meglio di una riproduzione il senso delle cose.