Manette per i superevasori, i sindaci pubblicheranno i redditi

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ROMA — Carcere per gli evasori, pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi online, aumento dell’Ires per le società  di comodo, stangata sulle agevolazioni delle cooperative, obbligo dello scontrino e della ricevuta fiscale per gli stabilimenti balneari. E’ questa la sintesi degli emendamenti fiscali alla manovra, depositati ieri dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e dal relatore Antonio Azzollini, che varrebbero tra i 3,8 e i 4,6 miliardi.
Sparisce, dunque il contributo di solidarietà  oltre i 90 mila euro di reddito, tranne che per gli statali, i pensionati d’oro e i parlamentari, mentre i maggiori proventi della Robin Hood Tax (la sovrattassa sulle società  energetiche) andranno tutti agli enti locali e non più per metà  ad alleggerire i tagli ai ministeri. Restano intoccate le aliquote Iva.
L’aula del Senato è stata convocata da martedì prossimo e fino a sabato compreso per l’esame del testo della manovra.
Robin Hood Tax
Il gettito derivante dalla sovrattassa sulle società  energetiche, dunque, andrà  a ridurre solo i tagli agli enti locali, mentre nulla sarà  destinato alla diminuzione dei tagli previsti, per il 2012, ai ministeri, pari a circa 6 miliardi. La tassazione non sarà  estesa ad altri tipi di società , come era stato ventilato in un primo momento. Dall’imposta, secondo quanto previsto nella manovra, si attendono maggiori entrate «non inferiori a 1,8 miliardi di euro per l’anno 2012 e 900 milioni di euro per gli anni 2013 e 2014.
Comuni antievasione
I Comuni incasseranno il 100% di quanto recuperato con la lotta all’evasione fiscale, nell’ambito della loro partecipazione all’attività  di accertamento tributario. In sostanza c’è un raddoppio della quota loro riservata dal decreto sul Federalismo fiscale municipale del marzo scorso, che a sua volta aveva elevato l’incasso dal 33%.
Gli stessi Comuni potranno pubblicare le dichiarazioni dei redditi dei contribuenti online. Sarà  un decreto del presidente del Consiglio dei ministri a stabilire «i criteri e le modalità  per la pubblicazione, sul sito del Comune, dei dati relativi alle dichiarazioni, anche con riferimento a determinate categorie di contribuenti ovvero di reddito».
Cooperative nel mirino
Porterà  circa 170 milioni di euro in un triennio la stretta sulle cooperative e i consorzi: in pratica gli utili netti annuali saranno più tassati. In particolare è previsto che il loro peso nella formazione della base imponibile passerà  dal 55% al 65% per le società  cooperative di consumo e loro consorzi e dal 30% al 40% per le altre cooperative e loro consorzi. In termini finanziari è previsto un maggior gettito di 46,2 milioni di euro nel 2012, di 61,7 sia nel 2013 che nel 2014.
Società  di comodo
Non sarà  una vita facile quella delle società  di comodo, strette da una serie di nuove norme sulla «concessione in godimento di beni dell’impresa a soci e familiari». In particolare l’Agenzia delle entrate effettuerà  controlli sistematici su chi utilizza i beni aziendali concessi in godimento. «Qualsiasi forma di finanziamento o capitalizzazione» societaria finirà  nel mirino del Fisco. Tanto per cominciare i costi relativi ai beni dell’impresa «concessi in godimento a soci o familiari dell’imprenditore per un corrispettivo annuo inferiore al valore di mercato e diritto di godimento non sono in ogni caso ammessi in deduzione dal reddito imponibile». E la differenza tra i valori di mercati e il corrispettivo annuo concorre alla formazione del reddito imponibile del socio o familiare che li utilizza. Le imprese concedenti o gli utilizzatori saranno obbligati a comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai beni concessi in godimento.
Le misure in questione dovrebbero portare 714 milioni di euro di maggiore incasso.
Conti correnti
Al Fisco non sfuggiranno più i rapporti intrattenuti dal contribuente con qualsiasi operatore finanziario. Una norma della manovra prevede che nella dichiarazione dei redditi vengano indicati gli estremi identificativi di tutti i rapporti in corso con banche, poste, intermediari, imprese di investimento, società  di gestione del risparmio. Il nuovo obbligo, che determinerà  la possibilità  di elaborare liste selettive di contribuenti da sottoporre a controllo, nonché i nuovi vincoli imposti per il patteggiamento, produrranno nel 2012 un maggior gettito di 250 milioni di euro.
Scontrini al mare
Sono solo due righe ma solleveranno molte proteste. La manovra elimina un’agevolazione importante per gli stabilimenti balneari, la possibilità  cioè di non rilasciare lo scontrino per le tipiche attività  interne: noleggio di sedie a sdraio, lettini, ombrelloni, pattini e piccole barche a motore, uso di spogliatoi, docce, cabine e servizi igienici, accesso a impianti di balneazione. Oggi infatti queste imprese sono soggette all’obbligo della certificazione solo per le attività  non strettamente attinenti alla gestione degli stabilimenti balneari: piscine, saune e bagni turchi, corsi di nuoto, vela, surf e sub, massaggi, cure estetiche e parrucchiere, boutique, parcheggi, deposito di imbarcazioni e windsurf dei clienti, somministrazioni di alimenti e bevande in bar, ristoranti, tavole calde e pizzerie negli stabilimenti.
Carcere per chi evade
Dall’inasprimento del «sistema sanzionatorio penale-retributivo» è atteso il grosso della manovra fiscale: un gettito di circa 1,1 miliardi in tre anni. La norma più pesante è quella che cancella la sospensione della pena per chi evade cifre oltre i tre milioni di euro: in pratica si va dritti in galera. La stretta sull’evasione prevista dall’emendamento prevede inoltre l’abbassamento delle soglie oltre le quali scattano le pene per i reati fiscali. Nel caso di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, viene abolita la pena ridotta con reclusione da sei mesi a due anni, per importi inferiori a trecento milioni di lire. Nel caso di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, la sanzione scatta da 30 mila euro e non più dai 150 milioni di lire previsti precedentemente. I termini di prescrizione per i reati fiscali vengono elevati di «un terzo» mentre il ricorso al patteggiamento è ammesso solo se prima dell’apertura dei procedimenti di primo grado il contribuente salda il suo debito tributario.
Uso del contante
Le imprese e gli esercizi, con ricavi e compensi dichiarati non superiori a 5 milioni di euro, che utilizzano «strumenti di pagamento diversi dal contante», quindi tracciabili, godranno di uno sconto del 50% sulle sanzioni, in caso di violazione delle dichiarazioni Irpef, dichiarazioni Iva e violazioni degli obblighi relativi alla documentazione, registrazione e individuazione delle operazioni soggette a imposta sul valore aggiunto.
Province e Comuni
Salta il riordino delle Province, rinviato a un disegno di legge costituzionale, mentre per i piccoli Comuni l’obbligo all’accorpamento delle funzioni scatterà  dalla prima scadenza elettorale successiva al 13 agosto 2012, mentre restano il sindaco e sei consiglieri. Tutte le cariche elettive, a partire dal governo dei Comuni con più di 5mila abitanti, sono incompatibili con la carica di senatore e deputato.
Riordino degli uffici giudiziari
Via libera alla delega al governo per il riordino degli uffici giudiziari su base territoriale, che saranno ridotti o soppressi, rispettando però diversi criteri, tra cui il bacino d’utenza e il tasso di impatto nella lotta alla criminalità . Le Procure potranno essere concentrate «indipendentemente dall’eventuale accorpamento dei rispettivi tribunali».


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