Libri sempre più cari e il mercatino dell’usato ora trasloca sul web
L’ultimo arrivato è Amazon. I libri di scuola sono sempre più cari? Ecco che, il primo settembre, il gigante mondiale dell’e-commerce ha aperto un marketplace italiano anche per i testi usati. A giugno, invece, era nato Vendilibro.it, cresciuto nel frattempo al ritmo di cento inserzioni al mese. Ha già dieci anni di storia alle spalle, e un catalogo di 20 mila titoli, Comprovendolibro.it. Arriva dal web il rimedio contro il caro libri, quest’anno sempre più costosi: tra il 3 e l’8 per cento in più del 2010, secondo le stime delle associazioni dei consumatori. Così, sul web è boom di siti che consentono di comprare e vendere i testi usati. Il risparmio, in media, è del 50 per cento, ma si può arrivare anche al 70 e oltre, se, poi, si riesce a rivendere il testo sullo stesso sito in cui lo si è comprato.
Le strade della compravendita sono almeno tre. Chi ha parecchi testi di cui disfarsi, può aprire uno spazio sui marketplace di eBay o di Amazon, rinunciando però a una percentuale del guadagno, che va al gestore del sito. Un’alternativa è ricorrere alle piattaforme di annunci gratuiti, come Comprovendolibro, Vendilibro o Libridea, dove si possono trovare anche dispense e appunti. Nessuno di questi tre portali trattiene percentuali: si mantengono tutti con donazioni o ospitando pubblicità . Libraccio.it, la terza via, funziona, invece, come un vero e proprio negozio online: compra e vende i libri usati, li ritira e li consegna con un corriere.
Per concludere l’«affare», non bisogna però solo comparare i prezzi. Tra i fattori che fanno risparmiare, conta la città del venditore: se è la stessa di chi compra, si può ritirare il libro di persona, evitando le spese e i tempi di spedizione (e accertandosi delle condizioni del testo prima di pagarlo). I marketplace di eBay e Amazon offrono più garanzie, visto che è possibile verificare la «reputazione» del venditore leggendo il giudizio assegnato dai precedenti acquirenti. Un giudizio che è presente anche su Comprovendolibro: per il resto, il sito si limita a fornire all’acquirente i contatti del venditore, il quale deciderà modalità di pagamento e di consegna. Vendilibro, invece, adotta un approccio più rigido, per creare un sistema ancora più affidabile. «Verifichiamo l’autenticità di tutti gli annunci e permettiamo agli utenti di comunicare solo via e-mail, per proteggere i minori da eventuali tentativi di molestie», dice Paolo Ernesto Sussi, titolare del sito con Gianni Drago. Per i più tradizionalisti, c’è invece la bacheca di Studenti.it: raccoglie online segnalazioni per i mercatini (di strada) di libri usati e aiuta a trovare quello più vicino.
Grazie a internet, le famiglie più accorte riusciranno a schivare i rincari, valutati dalle associazioni dei consumatori tra il 3 per cento (Adusbef e Federconsumatori) e il 9 per cento (Codacons). Altroconsumo punta il dito contro il ministero dell’Istruzione, che ha alzato i tetti massimi di spesa a cui le scuole devono attenersi per i libri di testo. Tetti che almeno la metà delle scuole non rispettano: lo rivela un’indagine di Adiconsum, che quantifica lo sforamento nel 30-40 per cento in più del massimo consentito. Il ministro Mariastella Gelmini annuncia ispezioni e sanzioni per le scuole che sgarrano. «Ma a quanto pare queste minacce non bastano, perché anche quest’anno, come nei precedenti, i rincari sono palesi», commenta Angela Nava, presidente dell’Associazione genitori democratici. «Nelle scuole manca la trasparenza: quasi tutte pubblicano solo la lista dei testi adottati, non il costo totale. Rinnoviamo quindi l’appello al ministro perché intervenga in soccorso delle famiglie». Nell’attesa, quest’anno i libri compriamoli su internet.
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