by Sergio Segio | 8 Settembre 2011 9:42
VIDEO: LA DENUNCIA DI DON CIOTTI[1]
«Oggi più che mai c’è bisogno di uno scatto da parte di tutti, in Europa – spiega don Ciotti – e non solo in Europa. C’è una situazione mondiale, e una ricaduta nel nostro Paese, non indifferente, che è davanti agli occhi di tutti».
Il punto è ancora una volta la crisi economica. Letta però dal fondatore di Libera come ulteriore possibilità di sviluppo per le mafie. «In questo momento di forte debolezza – denuncia Don Ciotti – le criminalità fanno un po’ da banche, prestando soldi a piccole e medie imprese in difficoltà , favoriscono il mercato nero».
Quel che ne deriva è un introito che «a voler essere prudenti – dice il parroco antimafia – e mettendo assieme i vari profitti della mafia, della corruzione, del lavoro nero, si aggira sui 560 miliardi di euro». Una cifra spaventosa su cui bisognerebbe puntare, spiega Don Ciotti, per rilanciare l’intero sistema Paese.
La presentazione di Vittorio Agnoletto
Workshop di Pietro Soldini su Immigrazione[2]
Workshop di Andrea Baranes su FinanzW[3]
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