In un anno vendute 200mila auto di lusso ma solo 76mila potrebbero permettersele

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ROMA – I dati lo spiegano in maniera semplice e definitiva. La vendita di auto di lusso in Italia – l’ultimo studio disponibile, offerto dall’Associazione produttori europei, è del 2009 – dice che la nicchia dei ricchi italiani è ampia, molto più ampia di quello che ci spiegano le dichiarazioni dei redditi, e la nicchia degli evasori fiscali amplissima. Il Suv e la superjeep sono panorama consolidato delle nostre strade, e infatti le immatricolazioni ci dicono che in una stagione di crisi acuta, il 2009 appunto, sono state vendute 206 mila auto di lusso con un prezzo medio pari a 103 mila euro.
Nel dettaglio, in Italia sono state vendute 620 Ferrari (il 10 per cento della quota mondiale), 151 Lamborghini, 180 mila fra Mercedes, Bmw e Audi. E sono solo 76 mila gli italiani (lo 0,18 per cento dei 41 milioni e 66.588 contribuenti di quella stagione) che hanno dichiarato al Fisco più di 200 mila euro lordi. Questo significa che solo il 37 per cento di chi ha comprato una macchina di questa categoria se lo sarebbe potuto permettere senza dover accendere finanziamenti o mutui. Se si abbassa il livello del reddito lordo a quota 100 mila euro, coloro che avrebbero potuto comprarsi una supercar investendo tutti gli introiti di un anno, diventano 382.662 (lo 0,9 per cento della platea contributiva). La quota di oltre duecentomila auto di lusso vendute resta sempre troppo alta.
L’Italia ancora oggi è il secondo mercato al mondo per vendite di Lamborghini e Ferrari, il terzo per l’esportazione delle tedesche Mercedes e Bmw, il quarto per le Porsche. Davanti a noi ci sono (a seconda dei marchi e con distanze minime) Stati Uniti e Germania, paesi con un reddito pro capite e un Pil ufficiale superiori. In generale, siamo il secondo mercato europeo per acquisti di auto (di ogni categoria) dopo la Germania: nel 2009 si sono vendute più di due milioni di vetture. Il problema è che se ne sono prodotte solo 843.239 (siamo i settimi in Europa, i diciottesimi nel mondo). Questo significa che continuiamo a comprare mentre smettiamo di costruire: i nostri volumi di produzione sono inferiori di sei volte alla Germania (5,2 milioni di pezzi) e un terzo della Spagna (2,2 milioni). Sei auto su dieci acquistate in Italia sono di un marchio straniero.
I primi dati che le singole aziende hanno offerto per il 2010 dimostrano che la vendita di auto di lusso in Italia continua a crescere e, tra l’altro, sono in crescita le importazioni illegali, soprattutto dalla Germania. Nelle ultime due stagioni sono state intercettate organizzazioni criminali italiane in grado di offrire agli autosaloni nazionali auto di lusso a prezzi inferiori a quelli praticati dai fornitori tedeschi grazie a una sistematica e perdurante evasione dell’imposta sul valore aggiunto.


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