Giudizio immediato per la P4 di Bisignani

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NAPOLI – Processo sprint per il caso P4. Il deputato del Pdl Alfonso Papa e il lobbista Luigi Bisignani saranno giudicati con rito immediato. Si comincia il 26 ottobre davanti alla prima sezione penale. Il giudice Luigi Giordano ha accolto l’istanza della Procura e ha fissato l’udienza. Il processo riguarderà  solo i reati per i quali i due imputati sono tuttora detenuti, Papa in carcere dal 20 luglio, dopo il voto della Camera sull’autorizzazione a procedere, e Bisignani agli arresti domiciliari da metà  giugno: tre episodi di favoreggiamento per l’influente uomo d’affari, anche concussione e rivelazione del segreto d’ufficio per il deputato. Dunque i pm Francesco Curcio ed Henry John Woodcock, coordinati dal procuratore aggiunto Francesco Greco, sono riusciti a portare a conclusione in tempi rapidissimi il capitolo centrale della delicata e complessa inchiesta nel corso della quale sono stati ascoltati oltre cento testimoni e sono state raccolte oltre sedicimila pagine di atti e documenti. La mossa determina lo slittamento dei termini di custodia cautelare che per Bisignani sarebbero scaduti il 14 settembre. Stralciata la posizione di Enrico La Monica, il sottufficiale dei carabinieri latitante in Senegal. La difesa (gli avvocati Fabio Lattanzi e Gianpiero Pirolo per Bisignani, Giuseppe D’Alise e Carlo Di Casola per Papa) dovranno decidere se chiedere il rito abbreviato o affrontare il dibattimento.
Le ordinanze cautelari firmate dal giudice Giordano sono state confermate dal Tribunale del Riesame che ha anche accolto l’appello presentato dalla Procura per ottenere il riconoscimento dell’accusa di associazione per delinquere esclusa dal gip. Su questo punto si attende adesso la discussione del ricorso in Cassazione presentato dalla difesa. Se la Suprema Corte dovesse confermare, la posizione di Papa e Bisignani si farebbe ancora più pesante. Il lobbista dovrebbe andare in carcere.


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