Che cosa può fermare le mafie al Nord

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Gli arresti eseguiti ieri a Brescia nell’ambito di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia sul traffico di droga dal Sud America, sono nuovo invito a un impegno diffuso per contrastare l’espansione della criminalità  mafiosa nel Nord Italia.

Dagli anni Settanta assistiamo sempre con maggior frequenza a fatti di criminalità  mafiosa, indagini, processi e maxiprocessi in tutte le regioni del Nord: sappiamo che la mafia c’è. L’Agenzia nazionale per i beni confiscati riferisce che, ad esempio, si trova nella sola Lombardia l’8,5% dei beni sottratti alla criminalità  organizzata: 984 tra immobili e aziende, di cui oltre 500 solo in provincia di Milano. Anche uno degli indagati nel procedimento di Brescia aveva subito la confisca di propri beni e per questa ragione aveva manifestato l’intenzione di vendicarsi con il magistrato responsabile; quelle che un tempo al Nord si pensava fossero cose da sceneggiato tv, oggi sono diventate da uomo della porta accanto.

Le enormi disponibilità  economiche delle mafie devastano il mercato. Così ci sono imprese ed esercizi commerciali che possono vendere a prezzi assai contenuti i propri prodotti annientando la concorrenza. Spesso, poi, un concorrente «sano» viene eliminato con intimidazioni ed estorsioni e quasi sempre all’esito del calvario dell’usura sono soggetti mafiosi a rilevare il negozio o l’impresa. In taluni contesti le imprese legate alle mafia hanno raggiunto posizioni di monopolio, divenendo cioè interlocutori pressoché necessari anche di chi la mafia non vorrebbe.

Perché questi e tanti altri passaggi abbiano luogo è necessario l’intervento di molti soggetti che, con la mafia, pensano di non avere nulla a che spartire: da impiegati di banca a liberi professionisti, da imprenditori a semplici acquirenti. Eppure il contributo che essi offrono è essenziale: senza di loro l’espansione delle mafie è inimmaginabile. Ciò significa però che c’è una reazione possibile alle mafie, ulteriore rispetto alla repressione istituzionale: maggiore attenzione, senso critico nel proprio quotidiano e responsabilità  possono essere valido argine. Una reazione della quale essere protagonisti, senza delegare.


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