Centomila intercettazioni «Dal premier 40 ragazze»

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BARI — Ci sono state diciassette feste a Palazzo Grazioli, cinque ad Arcore, una vacanza in Sardegna e un soggiorno in un centro benessere in Umbria. Ci sono state attrici, aspiranti showgirl, escort. Tutte reclutate per andare dal premier Silvio Berlusconi. Tutte giovani e magre. La Procura di Bari chiude le indagini sull’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione. E notifica i capi di imputazione agli otto indagati: oltre a Gianpaolo Tarantini, suo fratello Claudio, l’Ape Regina Sabina Began, l’avvocato Salvatore Castellaneta, il manager Pierluigi Faraone, le due aspiranti attrici Letizia Filippi e Francesca Lana, Massimiliano Verdoscia, l’uomo che gli presentò Patrizia D’Addario. Il documento racconta che cosa è accaduto tra settembre 2008 e maggio 2009 quando Tarantini «al fine di consolidare il rapporto con Berlusconi, ottenere per il suo tramite incarichi istituzionali e allacciare, avvalendosi della sua intermediazione, rapporti di tipo affaristico con i vertici della Protezione civile, di Finmecannica, di società  di quest’ultima collegate (Sel Proc, Selex Sistemi Integrati e Seicos) di Infratelitalia e altre società » si mise a completa disposizione per soddisfare i suoi desideri, seguendo uno schema in quattro punti che doveva valere in ogni occasione. E rivela come alcune di queste ragazze — alcune sono poi finite all’Olgettina — fossero state messe a disposizione non soltanto dell’allora vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo del Pd, ma anche del manager di Finmeccanica Rino Metrangolo.
Due volte con Sara Tommasi
Attraverso l’ascolto delle conversazioni intercettate (circa 100.000, solo in parte utilizzate) e i verbali di interrogatorio, si è scoperto che Tarantini provvedeva a «ricercare le donne personalmente o per il tramite degli altri partecipi, persuadendole a prostituirsi o rafforzando il loro iniziale proposito di prostituirsi, in occasione degli incontri che egli stesso organizzava presso le residenze di Silvio Berlusconi; selezionare le donne, personalmente o per il tramite degli altri partecipi, secondo specifiche caratteristiche fisiche (giovane età , corporatura esile, ecc.); impartire, in occasione di tali incontri, disposizioni sull’abbigliamento da indossare e sul comportamento da assumere; sostenere le spese di viaggio e soggiorno delle donne provenienti da varie parti d’Italia, mettere a loro disposizione il mezzo per raggiungere il luogo dell’incontro». In due occasioni è stata reclutata Sara Tommasi, showgirl diventata nota per aver partecipato all’«Isola dei famosi», che ha accettato soldi in cambio di prestazioni sessuali. Nel «giro» Tarantini cercò di coinvolgere anche Manuela Arcuri attraverso l’amica del cuore dell’attrice Francesca Lana. Pur di portarla a palazzo Grazioli i due le avrebbero promesso la conduzione del Festival di Sanremo e un posto di lavoro per suo fratello, ma alla fine non se ne fece nulla.
Accade il 10 dicembre 2008, quando Tarantini recluta la Lana insieme a due ragazze straniere ed è accusato di aver «sfruttato l’attività  di prostituzione della prima, esercitata in favore di Silvio Berlusconi presso la sua residenza romana, nonché per aver, nella medesima circostanza di tempo e luogo, compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a indurre Manuela Arcuri a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi, promettendole che lo stesso l’avrebbe favorita per la conduzione al Festival di Sanremo, non riuscendo a portare a termine il suo proposito a causa del rifiuto opposto dalla stessa». E una seconda volta, era febbraio 2009, quando «prospettano alla Arcuri la possibilità  di un personale interessamento di Berlusconi (sollecitato vieppiù dalla stessa Arcuri) per consentire la partecipazione del fratello a una trasmissione televisiva, non riuscendo a portare a termine il loro proposito per ragioni indipendenti dalla loro volontà ».
Angelina e la «scossa»
Per reclutare Grazia Capone, la «Angelina Jolie» di Bari, Tarantini chiede aiuto al suo amico Salvatore Castellaneta che ora è indagato e assistito dall’avvocato Michele La Forgia. Castellaneta è un legale molto famoso a Bari, anche perché Massimo D’Alema era ospite nella sua masseria quando annunciò pubblicamente — pochi giorni prima le rivelazioni di Patrizia D’Addario — che sarebbe arrivata una «scossa» per il governo Berlusconi. La Capone fu mandata ad Arcore per una serata del 28 settembre 2008, mentre adesso lavora nello staff di Berlusconi e la sua ultima uscita pubblica con il premier è stata alla festa di Atreju della scorsa settimana.
Fu Sabina Began a presentare Tarantini al premier. Ora le viene contestato di aver reclutato, per una festa a palazzo Grazioli ai primi di settembre 2008, «Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone e Roberta Nigro, di aver favorito e sfruttato l’attività  di prostituzione della prima, esercitata in favore di Berlusconi, dietro pagamento di corrispettivo in denaro». Scrivono i magistrati: «Tutte le persone partecipi dell’associazione contribuivano consapevolmente al funzionamento del meccanismo criminoso, anche nella prospettiva di ricevere vantaggi personali (il Faraone diventare il referente nell’attività  di organizzazione delle feste private di Berlusconi a Milano; gli altri beneficiare indirettamente dei vantaggi economici che Tarantini, al quale erano legati da rapporti di affari, avrebbe conseguito attraverso l’aggiudicazione di commesse da parte delle società  indicate)», anche se Infratel già  chiarisce di «non aver mai avuto rapporti con Tarantini o con altri».
Politici e manager
Per ottenere «informazioni riservate all’interno del Gruppo Finmeccanica, nonché entrare in contatto con i relativi vertici aziendali», Tarantini ingaggiò per la serata del 5 marzo 2009 tre ragazze, Niang Kardiatou, Fadoua Sebbar ed una tal Emiliana. L’accusa gli contesta di aver «favorito e sfruttato dietro corrispettivo in denaro, l’attività  di prostituzione delle prime due, esercitata presso l’Hotel Valadier di Roma — a sua spese — in favore di Salvatore Metrangolo dirigente del gruppo Finmeccanica e di un altro soggetto non meglio identificato».
Tre ragazze, in tre occasioni diverse, sono state invece messe a disposizione dell’ex vicepresidente della Regione Frisullo, che la prima volta — il 4 settembre 2008 — chiese di poter avere l’incontro presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano e Tarantini lo accontentò «al fine di ottenere vantaggi nell’assegnazione di commesse e affidamenti da parte dell’Asl di Lecce con il patrocinio e il sostegno politico dello stesso Frisullo, nei confronti del quale si procede separatamente».


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