Cameron: “Punire i genitori se i figli marinano la scuola”

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LONDRA – Punire i genitori, nel portafoglio, per educare i figli alla maggiore disciplina a scuola. È l’ultima idea lanciata da David Cameron per affrontare l’emergenza della «Gran Bretagna malata», ovvero di una società  che sembra in preda a disagi sociali sempre più violenti, come si è visto nei disordini e nelle violenze scoppiati a Londra in agosto in seguito alla controversa uccisione di un nero da parte della polizia. I genitori dei bambini che marinano spesso la scuola, ecco la trovata del premier conservatore, potrebbero perdere i sussidi erogati dallo Stato alle famiglie meno abbienti. Cameron ha ventilato la sua ipotesi durante un discorso tenuto per inaugurare la Norwich Free School, una delle prime free schools, cioè un nuovo tipo di scuole «libere», in cui i genitori avranno più voce in capitolo sui corsi, gli insegnanti sul curriculum, e tutti insieme sul modo in cui è organizzato l’istituto scolastico, indipendentemente dai programma del ministero dell’Istruzione.
Il premier è partito dal concetto di disciplina e dell’importanza giocata in questo campo dagli insegnanti. «Per recuperare la disciplina è però fondamentale in contributo dei genitori», dice Cameron. «Abbiamo bisogno di genitori che s’impegnino di più e che affrontino le conseguenze se i loro figli continuano a non comportarsi bene in classe», ha proseguito. «Per questo ho chiesto che la revisione sulle politiche sociali prenda in considerazione l’ipotesi di tagliare i sussidi a quei genitori i cui figli marinano di continuo la scuola».
Non è l’unica novità  annunciata dal primo ministro. Cameron si è espresso a favore di un ritorno della selezione e dell’eccellenza nella scuola, mettendo fine a un’abitudine di decenni – secondo lui – in cui hanno invece trionfato gli ideali dell’egualitarismo, della giustificazione e del politicamente corretto ad ogni costo. «Quel sistema non ha funzionato, questo ormai è chiaro», ha affermato il premier. «Abbiamo visto che guasti sociali finisce per produrre. E cosa funziona allora? La disciplina funziona, Il duro lavoro funziona. Il rigore funziona. La libertà  e l’autonomia date alle scuole di scegliere ciascuna il proprio modello di insegnamento, anche questo funziona. Avere alte aspettative funziona». Per tutte queste ragioni, il governo intende dare più potere agli insegnanti di perquisire studenti sospettati di portare a scuola oggetti proibiti. E vuole dare loro anche il potere di usare una «forza ragionevole» per rimuovere dalle classi gli alunni che creano problemi. Non tutti naturalmente sono d’accordo, e l’opposizione critica l’iniziativa come un ritorno alla disciplina della scuola vittoriana. Finora 24 scuole statali sono passate al sistema delle «free school», un concetto che secondo il governo favorirà  gli strati più poveri, ma che secondo i suoi critici premierà  soprattutto la classe media nei sobborghi benestanti.


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