Abusi sessuali, Ratzinger denunciato all’Aja
MONACO DI BAVIERA – Le vittime dei preti pedofili denunciano il Papa al Tribunale dell’Aja. L’accusa: «Crimini contro l’umanità ». Ma il ricorso presentato alla Corte penale internazionale non tocca solo Joseph Ratzinger, nella sua veste di ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Riguarda anche i cardinali Bertone, Sodano e Levada, accusati di aver «tollerato» abusi e molestie su minori («decine di migliaia di vittime») e «protetto i responsabili».
Le prime reazioni in Vaticano sono di incredulità . E gli stessi esperti internazionali di diritto assegnano alla causa «poche possibilità » di essere accolta dalla Corte. Ma la critica durissima fatta da due associazioni americane, la Rete degli abusati dai sacerdoti e il Centro per i diritti costituzionali, punta diritta alla testa della Santa Sede con un dossier di 20 mila pagine, e abbina l’iniziativa a un passo mediatico: un tour in 12 capitali europee, fino a Roma «per portare il caso alla porta del Vaticano». Nella denuncia si chiede alla Corte di «incriminare il Papa» per la sua «diretta e superiore responsabilità nei crimini contro l’umanità degli stupri e altre violenze sessuali commesse nel mondo». Le stesse accuse sono rivolte all’attuale prefetto della Congregazione, il cardinale americano William Levada, oltre che al braccio destro del Pontefice, il Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e al suo predecessore, Angelo Sodano. Secondo Herman van der Wilt, professore di legge internazionale all’Università di Amsterdam, la denuncia rischia di non andare lontano: «Primo, perché il prerequisito per i crimini contro l’umanità è che siano stati perpetrati da uno Stato. Secondo, perché l’Aja non può indagare su nessun crimine commesso prima del 1 luglio 2002, quando iniziò il suo mandato».
La Santa Sede si trincera in un rigoroso “no comment”. A Monaco di Baviera, durante il Meeting di due giorni organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, l’arcivescovo di Napoli, e prefetto emerito di Propaganda Fide, cardinale Crescenzio Sepe, ha però contrattaccato: «Qui c’è il solito tentativo anti-cattolico per offuscare un’immagine che è quanto di più prestigioso abbiamo nella nostra società . Se c’è un amante dell’umanità , per formazione culturale e sociale, questo è l’attuale Papa». A Monaco il fondatore di Sant’Egidio, lo storico Andrea Riccardi, è riuscito nell’impresa di riunire 500 fra cardinali, patriarchi, imam, rabbini, monaci, politici, intellettuali, per discutere del dialogo fra religioni e culture. Il portavoce della Comunità , Mario Marazziti, ha commentato l’accusa al Vaticano come «un’iniziativa patetica, che viene da gente in cerca di notorietà ».
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