A Termini monta la protesta bloccati treni e autostrade

Loading

ROMA – Gli operai di Termini Imerese bloccano autostrade e ferrovie. Mentre quelli di Irisbus si aggrappano all’ultima carta giocata dal governo che convoca per il 21 settembre sindacati e azienda al ministero dello Sviluppo economico.
Non è un buon settembre per i lavoratori dei due stabilimenti (ex) Fiat. Gli operai siciliani hanno occupato ieri, per circa un’ora di buon mattino, l’autostrada Palermo-Catania all’altezza dello svincolo con la Palermo-Messina, nei due sensi, per poi fermare anche la stazione ferroviaria di Fiumetorto, causando la cancellazione di cinque treni regionali. Successivamente si sono spostati sulla strada che porta allo stabilimento, presidiando i cancelli nel terzo giorno di sciopero. «La protesta non si ferma», spiegano i sindacati che hanno intenzione di andare avanti almeno fino ai tavoli di martedì e mercoledì con il presidente della Regione, Lombardo, e il ministro Romani quando chiederanno di conoscere i dettagli del piano di riconversione dello stabilimento Fiat che chiuderà  il 31 dicembre.
Tensione alta anche alla Irisbus di Valle Ufita, unico stabilimento italiano a produrre autobus urbani che Fiat Industrial ha deciso di chiudere, tornata a livelli di guardia dopo il dietrofront, lo scorso 13 settembre, della Dr di Massimo Di Risio a subentrare, rilevando una parte dell’attività . Il ministro Romani ha convocato per il 21 settembre, presso il dicastero dello Sviluppo economico, Fiat Industrial, Anfia e i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl per esaminare le questioni sul tappeto. «Spero che Fiat e governo vengano con proposte precise», chiede il segretario della Cisl Bonanni, ovvero «come si fa a far vivere quel sito, a non licenziare i lavoratori, a dare prospettive industriali a quella realtà ». Anche Walter Veltroni, deputato Pd, scrive una lettera al sottosegretario Letta chiedendo che «il governo si impegni contro la chiusura».


Related Articles

Cina, se mezzo miliardo di maiali cambia l’Amazzonia (e il mondo)

Loading

Simbolo del benessere, consumi esplosi. E l’agricoltura globale ne è stravolta

Draghi: “Crescita debole anche nel 2013”

Loading

Il presidente Bce: in arrivo nuove banconote in euro, pronti sul salvaspread ma palla ai governi  

Produzione industriale a picco Ma Con­fin­du­stria vede rosa

Loading

Dati e Previsioni. L’Istat torna a fare il gufo. Ma 5 ore dopo è coperta dal centro studi di Squinzi

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment