A Frontex nuovi poteri e ispettori per i diritti umani

by Sergio Segio | 13 Settembre 2011 15:53

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STRASBURGO – Frontex, l’agenzia per il controllo delle frontiere esterne degli Stati membri dell’Ue nata nel 2004, nominerà  un ispettore per assicurare che i controlli alle frontiere europee rispettino i diritti fondamentali, secondo i cambiamenti al mandato adottati oggi dal Parlamento. L’agenzia inoltre potrà  possedere o affittare le proprie attrezzature per non dipendere più dagli impegni degli Stati membri.
Le nuove regole di modifica del regolamento di Frontex sono state adottate dal Parlamento europeo con 431 voti in favore, 49 contrari e 48 astensioni. Secondo la relatrice Simon Busuttil (PPE, MT), “questa è la riforma più importante dalla creazione di Frontex nel 2004 e il Parlamento la accoglie con grande favore. La nostra valutazione dei primi 6 anni di lavoro dell’agenzia ci dice che è necessario rinforzarla e renderla più efficace” 

Più attenzione ai diritti umani. Una delle conquiste principali del Parlamento europeo è stata quella di inserire nel mandato rinnovato una serie di provvedimenti per assicurare il pieno rispetto dei diritti umani in tutte le operazioni di Frontex. Su richiesta dell’Aula, dunque, l’agenzia assumerà  un “responsabile per i diritti fondamentali” e creerà  un “forum consultivo sui diritti fondamentali” per coadiuvare il consiglio di amministrazione dell’agenzia. Il forum consultivo includerà  l’Agenzia per i diritti fondamentali dell’Ue e l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo, l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati e specialisti di Ong del settore.

Secondo le nuove norme, nel caso di violazione dei diritti umani, le missioni Frontex potrebbero essere sospese o cancellate del tutto. Tra i compiti dell’agenzia ci sarà  anche quello di assistere gli Stati membri in situazioni che potrebbero coinvolgere emergenze umanitarie e soccorsi in mare. Frontex predisporrà  codici di condotta per garantire la conformità  ai diritti umani di tutte le missioni, incluse le operazioni di rimpatrio. Secondo il diritto internazionale, nessuno potrà  essere fatto sbarcare o rimpatriato in un paese in cui la sua vita o la sua libertà  possano essere lese. Secondo il testo concordato, infatti, l’agenzia rispetterà  il principio di “non respingimento” in ogni circostanza.

Maggiori risorse logistiche. Frontex acquisterà  o affitterà  inoltre le proprie attrezzature, come automobili o elicotteri, invece di dipendere da quelle fornite dagli Stati membri com’è stato finora. Le nuove norme impongono inoltre ai governi nazionali di rispettare i propri impegni, concordati su base annua, nel fornire un certo numero di guardie di frontiera o una certa quantità  di attrezzature all’agenzia.

Le squadre europee di guardie di frontiera. Le squadre europee di guardie di frontiera, che dovrebbero aumentare l’efficienza e dare alle azioni di Frontex maggiore visibilità  unificando le esistenti squadre comuni di sostegno e le squadre d’intervento rapido, saranno formate da guardie nazionali assegnate dagli Stati membri per le operazioni comuni.
Una volta che il Consiglio darà  il via libera al nuovo regolamento, questo entrerà  in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea. Le nuove norme avranno effetto dunque dalla fine del 2011.

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