Ultimo saluto a D’Avanzo amici e colleghi ricordano un maestro di giornalismo
ROMA – Una poesia per dire ciao a Peppe. Per uno che tanto profondamente amava le parole, la scelta migliore. Una cerimonia laica, con gli amici, i girasoli, la bella musica della sua vita, i ricordi. E poi addio. Sarà così l’ultimo saluto a Giuseppe D’Avanzo, morto sabato per un malore a 57 anni. Ci saranno la famiglia e i colleghi. Quelli con cui ha condiviso trent’anni di battaglie giornalistiche. E quelli, tanti, che per anni lo hanno visto come il più formidabile degli “avversari”, il più temuto, il più rispettato. Comunque un modello. L’abbraccio finale al «migliore di tutti noi», come lo ha ricordato il direttore di Repubblica Ezio Mauro, sarà dato oggi, alle 12, a Roma, tra i fiori e i profumi dell’Aranciera di San Sisto (via di Valle Camene, 11), la splendida serra ottocentesca appoggiata sulle terme di Caracalla. Un funerale breve, laico, semplice.
La salma di D’Avanzo arriverà da Calcata questa mattina. Ieri nella cappella del piccolo cimitero del comune alle porte di Roma – dove è morto mentre era in bicicletta con l’amico di una vita, Attilio Bolzoni, e il collega Fausto Gianì – lo hanno salutato i familiari. Oggi sarà il turno dei tantissimi che gli volevano bene. All’Aranciera di San Sisto, illuminata con tanti girasoli perché – come voleva Peppe – non dovrà essere una cerimonia triste, ci sarà l’ingegnere Carlo De Benedetti, editore di Repubblica. Ezio Mauro farà un discorso iniziale, poi i colleghi a lui più vicini lo ricorderanno con una poesia. Saranno letti alcuni dei messaggi di affetto più belli inviati al sito di Repubblica.
Ne sono stati scritti più di 700 in poche ore, dopo le decine di dichiarazioni di cordoglio arrivate nella giornata di sabato dal mondo del giornalismo, della politica, della magistratura. A queste si aggiungono quelle di ieri di Magistratura Democratica («D’Avanzo ha mostrato l’importanza di pubblicare solo dopo avere approfondito la ricerca di fonti, sapendo tener ben distinti i fatti dai commenti», ha detto il presidente di MD Luigi Marini) e dell’Associazione Stampa Romana («Di lui ci mancheranno anche la profonda intelligenza e l’umanità »).
I funerali di D’Avanzo saranno chiusi da D’Avanzo, perché sarà letto un brano di uno dei suoi articoli, scelto dalla famiglia. E poi ancora le canzoni che lo hanno accompagnato in trent’anni di professione. Foto? No quelle no. Neanche stavolta. A Peppe non sono mai piaciute.
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