Ue, oltre 5 milioni di giovani senza lavoro

Loading

MILANO – Nel mese di luglio la disoccupazione dei giovani con meno di 25 anni nella zona dell’euro è stata pari al 20,5% e nell’Unione europea al 20,7%. In tutta l’Ue sono 5 milioni e 115 mila i giovani senza lavoro di cui 3,143 milioni in Eurolandia. A comunicarlo Eurostat, l’ufficio europeo di statistica. La Spagna con il 46,2% resta il paese con il tasso più elevato, seguito dalla Grecia (38,5% nel primo trimestre 2011). Per l’Italia Eurostat indica un tasso del 27,6%. Il tasso più basso di giovani disoccupati è stato osservato invece in Olanda (7,5%) e in Austria (7,8%).
INFLAZIONE
– Stabile ad agosto invece il tasso di inflazione annuale nell’eurozona. Secondo la stima flash diffusa da Eurostat (e poi confermata dall’Istat), per il mese che sta per concludersi l’aumento dei prezzi sarà  del 2,5%, invariato rispetto al dato di luglio. La crescita dell’inflazione ad agosto (+2,8% i prezzi a fronte del 2,7% di luglio) è stata trainata dall’andamento dei beni energetici non regolamentati e dai servizi relativi ai trasporti. I prezzi dei beni energetici non regolamentati (carburanti e gasolio per riscaldamento) sono cresciuti dello 0,9% su luglio e del 15,5% su agosto 2010. La benzina in particolare ad agosto è aumentata dell’1,1% congiunturale e del 16% rispetto ad agosto 2010. Un impatto significativo sull’andamento complessivo dei prezzi è stato dato anche dai servizi relativi ai trasporti con un aumento dei prezzi del 2,5% rispetto a luglio e del 5,7% rispetto ad agosto 2010.


Related Articles

Istat: Italia paese tra i meno istruiti, pochi laureati e molti tagli

Loading

Guerra alla conoscenza. Istat: una società classista che penalizza la ricerca dell’autonomia attraverso i saperi. La spesa in ricerca e sviluppo è concentrata solo in quattro regioni

14° Rapporto diritti globali: nella Fortezza Europa crescono poveri, muri e populismi

Loading

Dal Jobs Act alla Loi Travail, dal Ttip al Ceta e alle politiche securitarie e xenofobe: l’inchiesta collettiva più aggiornata sulla crisi della globalizzazione e la ferocia del neoliberismo

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment