Trichet: “La crescita europea rallenta”
BRUXELLES – Le prospettive economiche a livello mondiale ed europeo sono sempre meno rosee. L’avvertimento arriva dal presidente della Banca Centrale europea, Trichet, ed è confermato dalle previsioni del Fondo monetario internazionale anticipate ieri dall’agenzia Ansa. Secondo Trichet, intervenuto ieri di fronte alla commissione economica dell’Europarlamento, «c’è stato un rallentamento della crescita nel secondo trimestre dell’anno. L’Eurozona continuerà a crescere su base modesta, pur in un contesto di fondamentali relativamente sani». Secondo il presidente della Bce, quella che l’Europa sta attraversando «è la crisi peggiore dalla Seconda guerra mondiale, e senza interventi sarebbe stata la peggiore dalla Prima», più grave di quella del ‘29. A pesare sono ancora le incertezze dovute alla crisi finanziaria. Per far fronte alla situazione, ha spiegato Trichet, «tutte le misure decise al vertice dello scorso 21 luglio devono essere attuate». Ma il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha messo in guardia i Paesi che «non faranno il loro dovere riducendo il debito pubblico» perché «non potranno contare sull’aiuto dell’Ue».
Poi l’allerta del commissario agli affari economici, Olli Rehn: «C’è il rischio che le turbolenze legate alla necessità di rifinanziamento dei debiti sovrani possano mettere in pericolo la ripresa». Il 15 settembre la Commissione diffonderà le nuove previsioni economiche per la zona euro. Rehn ha invece ribattuto alle dichiarazioni della presidente del Fmi, Christine Lagarde, secondo cui le banche europee avrebbero bisogno di un’urgente ricapitalizzazione «per tagliare la catena del contagio» della crisi finanziaria. Secondo il commissario, che ha fatto riferimento ai risultati degli stress test, «le banche sono molto meglio capitalizzate di un anno fa». Infine, sulla questione degli euro-bond, Rehn ha confermato che la Commissione si prepara a presentare proposte alternative, ma che l’adozione di titoli di debito europei è condizionata all’avvio di «un dibattito politico approfondito» tra i governi dell’Ue perché gli eurobond avrebbero «conseguenze evidenti sulla sovranità di bilancio» dei Paesi membri in quanto «dovranno essere accompagnati da maggior sorveglianza sui bilanci e da un più stretto coordinamento politico».
Sul tema delle aspettative di crescita, ieri l’Ansa ha anticipato la bozza del «World economic outlook» che il Fmi si prepara a pubblicare e in cui rivede al ribasso le stime delle previsioni di primavera. A subire il taglio più radicale sono le prospettive degli Stati Uniti, che cresceranno quest’anno dell’1,6%, e del 2% l’anno prossimo, contro una previsione del 2,5 e del 2,7% pubblicata a giugno. Anche per questo il presidente Barack Obama ha annunciato la nomina di Alan Krueger, professore a Princeton esperto di lavoro, a capo dei consulenti economici della Casa Bianca.
Situazione difficile anche per zona euro che perde un decimo di punto di crescita quest’anno (1,9%) e tre decimi l’anno prossimo (1,4%). A calare più di tutti è l’Italia: crescerà solo dello 0,8% quest’anno e dello 0,7% l’anno prossimo contro una previsione dell’1% e dell’1,3%.
E i buoni propositi hanno spinto le Borse: Atene ha recuperato il 14%, innescando gli acquisti in tutta Europa, soprattutto nel comparto creditizio. Con Londra chiusa per festività , Parigi ha guadagnato il 2,16%, Francoforte il 2,39% e Milano il 2,3%. Bene anche Wall Street.
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