Ricerca, ecco la nuova mappa del potere
ROMA – Cambiano (quasi) tutte le carte nella scienza italiana. Il ministro della ricerca Mariastella Gelmini ha nominato i presidenti di 11 enti di ricerca pubblici. Sono nomi nuovi, scienziati e non politici, con un’unica riconferma non esente da polemiche: Enrico Saggese alla guida dell’Agenzia spaziale italiana (Asi).
Il peso massimo della scienza italiana, il Consiglio nazionale delle ricerche, vede arrivare il rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo. L’ingegnere nato a Savona 58 anni fa era stato candidato Pd al Comune di Torino l’anno scorso, prima di sfilarsi dalla corsa. Lascia l’ufficio che fu di Guglielmo Marconi il fisico Luciano Maiani, che ieri ha mandato a colleghi e dipendenti un messaggio di saluto «dopo tre anni passati a combattere per un Cnr autonomo e competitivo». L’ex direttore dell’Asi Giovanni Bignami approda all’Istituto nazionale di astrofisica: «Faccio l’astrofisico da una vita e credo di avere l’esperienza per dare una mano a una comunità di cui mi sento profondamente parte».
Oltre ai nuovi presidenti, le nomine riguardano alcuni membri dei Cda. Le scelte non sono ancora definitive, ma al Cnr dovrebbero arrivare Gloria Saccani dell’Agenzia del farmaco e Maria Cristina Messa, che lavora tra l’altro nel tormentato San Raffaele di Milano. Due donne – ed è la prima volta che accade – sono stata nominate anche all’Istituto di Oceanografia (Maria Cristina Pedicchio) e al Centro Studi Enrico Fermi, dove Luisa Cifarelli prende il posto del suo maestro Antonino Zichichi.
Saggese è stato riconfermato nonostante avesse già completato due mandati e il suo passato da dirigente di Finmeccanica (che riceve una grossa fetta delle commesse Asi) lo abbia messo al centro di varie interrogazioni parlamentari dal 2008 a oggi per conflitto di interesse.
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