Pisapia: nell’emergenza serve anche un modo diverso di fare opposizione

by Sergio Segio | 5 Agosto 2011 7:25

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Soffia fuori dai confini milanesi il vento nuovo portato da Giuliano Pisapia, eletto a Palazzo Marino il 30 maggio scorso: «L’ostruzionismo fine a se stesso non aveva senso prima e ne ha ancora meno oggi che siamo alle prese con la crisi economica. Dobbiamo pensare al bene dei cittadini e spero che da settembre Milano diventi un esempio anche per la gestione dei rapporti fra maggioranza e opposizione» . Non è un appello al centrodestra, «ma alla buona politica» . Partiamo dalle vicende nazionali, sindaco Pisapia.
Come giudica il discorso del premier Berlusconi? «È stato vuoto e senza idee. Ma bisogna andare oltre e trovare una soluzione condivisa» . Quale? «Mi sembra una buona quella di una commissione di tecnici che, indipendentemente dalle collocazioni politiche, produca nel giro di 60 giorni un piano di azione, tenendo conto delle indicazioni dell’Anci e delle parti sociali. Questa sarebbe una strada corretta da seguire, tenuto conto del fatto che il centrodestra ha comunque una maggioranza al Parlamento» .
Quindi, non si deve dimettere? «È ora che Berlusconi vada in pensione. Bisogna uscire dalla crisi, votare una nuova legge elettorale e andare al più presto al voto. Questo governo ha negato la crisi trascinando il Paese a questo punto e non ha più il consenso dei cittadini. Ma prima va cercata una soluzione all’emergenza» .
Nei primi due mesi di governo ha introdotto l’addizionale Irpef e ritoccato le tariffe dei mezzi pubblici. Sindaco delle tasse? «Quando si assume una responsabilità  di governo si deve avere il coraggio di fare anche scelte impopolari. Non voglio tornare a polemizzare con chi mi ha preceduto: ma la nostra situazione contabile era spaventosa e se non avessimo, in tempi rapidissimi, affrontato il tema del bilancio, il prossimo anno avrei si-cu-ra-men-te dovuto tagliare i servizi. Mi è sembrato più saggio decidere in questo modo e garantire a Milano, per il 2012, i 480 milioni di euro che altrimenti avremmo perso, sforando il patto di stabilità » .
 L’opposizione sostiene che c’erano altri modi per risolvere i problemi del bilancio. Risposta? «Ma quali? Mi aspettavo un’opposizione costruttiva, che facesse proposte serie e percorribili. Le avrei prese in considerazione. Invece ci sono stati toni e modi che non hanno fatto onore alla buona politica. Sono però contento che questa fase di ostruzionismo sterile, fatto di insulti e perdita di tempo, sia stata superata: considero una grande vittoria per tutto il consiglio e per la nostra città  che si sia approvato all’unanimità  un emendamento che tutela le fasce deboli» .
E quando l’ostruzionismo lo faceva il centrosinistra? «Valgono le stesse considerazioni. Mi auguro però che da settembre riusciremo a lavorare insieme, sullo statuto e sui regolamenti del consiglio» .
I cittadini sono stanchi della politica? «C’è sicuramente una grande delusione e dobbiamo dare segnali di cambiamento, cominciando con l’abolizione dei privilegi. I miei assessori vengono a lavorare con la metropolitana o la loro bicicletta; abbiamo tagliato le spese e le consulenze; siamo intervenuti sulle partecipate; ci siamo confrontati in numerose assemblee con i cittadini. Stiamo governando solo da due mesi ma cominciamo a dare l’idea del metodo nuovo scelto per il nostro quinquennio» .
Il caso Penati infiamma Milano. Il suo parere? «Ho vissuto, da avvocato, l’epoca di Tangentopoli: lì, si è rotto il sistema di finanziamento illecito che arricchiva i partiti più che i singoli. Mi pare che non siamo più in quella fase. Non sono in grado di giudicare il caso specifico e credo fermamente nella presunzione di non colpevolezza, ma, in generale, sono troppi casi singoli che inquinano la politica: il comportamento illecito di pochi scredita anche chi si impegna seriamente per la collettività » .
Sindaco Pisapia, dopo le tasse avrete un progetto da proporre ai milanesi? «L’Expo sarà  l’occasione trainante per il rilancio di Milano. A settembre andrò in “conclave”con tutti gli assessori per fare il punto delle urgenze, dei bisogni e per individuare le priorità  sulle quali operare. Di sicuro, intendiamo investire nelle zone periferiche e usare le nostre risorse per rendere più vivibili le case popolari e creare occasioni di lavoro. E, intanto, per tutto il mese di agosto almeno metà  giunta sarà  sempre presente in città : abbiamo molto lavoro da fare» .

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