by Sergio Segio | 3 Agosto 2011 7:43
ROMA – Il «tavolo nazionale» del patto per la crescita è un’occasione assolutamente da non perdere. Alla vigilia del discorso di oggi di Berlusconi in Parlamento, e del confronto con le parti sociali in agenda domani, torna a farsi sentire il presidente della Repubblica con un appello che inchioda il governo ma anche l’opposizione alla responsabilità : «Seguirò attentamente la situazione. Servono misure per la crescita». Quelle invocate proprio dal documento delle 14 associazioni di categoria.
Il capo dello Stato esprime una volta di più le sue preoccupazioni per la tempesta finanziaria, che ha anche esaminato incontrando al Colle per la seconda volta in pochi giorni il governatore di Bankitalia Mario Draghi. I dati di giornata segnalano un martedì nero sui mercati, con Piazza Affari che perde un altro 2,5% e con la nuova impennata dello spread Btp-Bund, che arriva a toccare quota 384. Tremonti convoca il comitato di stabilità , ma per il Pd il sussulto del governo resta tardivo e non credibile. «Bene Napolitano – dice Bersani – noi faremo la nostra parte ma su Berlusconi c’è scetticismo mondiale». Dimissioni, insiste Enrico Letta. Ma a Casini più che le mozioni di sfiducia interessano da Berlusconi «misure concrete, anche con decretazione d’ugenza». Il ministro Sacconi garantisce: «Il premier rassicurerà tutti».
In questo clima, scende in campo Napolitano ad ammonire maggioranza e anche opposizione, e facendo propria la «linea» delle parti sociali: per il presidente della Repubblica infatti il «tavolo nazionale» nato mettendo insieme per una volta tutte le forze produttive è un evento eccezionale, da non sprecare. Quasi un’ultima spiaggia. Un modello-pilota in qualche modo, che unisce imprese, sindacati, banchieri, commercianti insieme di fronte all’emergenza, e che potrebbe fare da esempio anche per la politica. Dagli incontri previsti, prima a Palazzo Chigi e a seguire con Bersani e Casini, al Quirinale si aspettano dunque che vengano poste le basi per dare il via all’invocata svolta. Non c’è tempo da perdere. «Nell’attuale momento – scrive il capo dello Stato – la parola è alle forze politiche, di governo e di opposizione, chiamate a confrontarsi con le parti sociali sulle scelte da compiere per stimolare decisamente l’indispensabile crescita dell’economia e dell’occupazione». Misure che devono andare a «integrare» la manovra, ovvero rappresentare l’altra faccia dei sacrifici, «quelle decisioni sui conti pubblici volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014». Manovra approvata a tempo record grazie al pressing di Napolitano. Insomma, il Colle fa sapere a Berlusconi che non può bruciarsi quest’occasione. E all’opposizione, che alza le barricate, così come fa anche la Cgil, l’invito è a trovare un terreno di confronto sulle cose da fare. Ecco perciò che il presidente della Repubblica lancia un avviso ai naviganti (frutto anche di una serie di colloqui con entrambe le parti): «Seguirò attentamente gli esiti di tale confronto, partendo dalla preoccupazione che non ho mancato di esprimere per gli andamenti dei mercati finanziari e dell’economia, nei loro termini generali e nei loro specifici aspetti italiani». E a conferma dell’intenzione di tenere alta la guardia, Napolitano taglia ancora le sue vacanze. E’ partito ieri sera per Stromboli, in compagnia della moglie Clio sul traghetto di linea (accolto dagli applausi dei passeggeri), ma il rientro è previsto fra una settimana, sicuramente prima di Ferragosto.
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