Maroni: «A Lampedusa 50 mila sbarchi da gennaio a oggi

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 Più di 2.300 immigrati sono arrivati a Lampedusa negli ultimi tre giorni, 280 dei quali ieri. Da gennaio a oggi sono stati in tutto 50 mila gli africani approdati sull’isola e provenienti da Tunisia e Libia. A fare le cifre è stato il ministro degli Interni Roberto Maroni. «Ma mentre con il governo tunisino c’è un’interlocuzione che ci consente di tenere sotto controllo le partenze ed i rimpatri – si è lamentato – con la Libia no, e senza un rapido stop alla guerra sarà  impossibile gestire il fenomeno». Dall’1 gennaio al 31 luglio, ha proseguito Maroni, sono giunti 24.769 migrati dalla Tunisia e 23.267 dalla Libia. I picchi ci sono stati a marzo, quando dalle coste tunisine sono sbarcati a Lampedusa in più di 14 mila ed a maggio quando dalla Libia sono arrivati in 9.300. I rimpatri sono stati invece 13.667 e «vogliamo arrivare a 30 mila a fine anno». In proposito, ha aggiunto Maroni, «ho firmato il decreto che attua le norme sui rimpatri assistiti. Tutti quelli che arrivano dalla Libia chiedono asilo e stimiamo che il 35-40% di questi riceverà  lo status di rifugiato. Per chi non lo otterrà  mettiamo a disposizione i programmi di rimpatrio assistito, altrimenti saranno comunque rimandati indietro». Quanto all’Europa, Maroni ha parlato di «contributo insignificante, ma non voglio polemizzare, ce la caveremo da soli».

Tra i 280 arrivati ieri a Lampedusa ci sono 20 donne ed un bambino. Nel Centro di prima accoglienza gli ospiti sono così quasi 1.500. Complessivamente, gli stranieri assistiti nell’ambito della struttura commissariale guidata dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, sono oltre 22 mila: 4.590 nei Centri di accoglienza di Campochiaro (Cb), Manduria (Ta), Mineo (Ct) e Lampedusa; altri 18 mila sono distribuiti in tutte le regioni (tranne l’Abruzzo), sulla base del Piano nazionale che prevede un tetto massimo di accoglienza per 50 mila persone. Critiche sull’operato del governo arrivano dall’Idv. Per il portavoce Leoluca Orlando «il governo italiano, incapace di affrontare un’emergenza ormai pluriennale la smetta di registrare una mera contabilità  e si ricordi che i migranti sono esseri umani e, in quanto tali, non possono essere trattati come merce a perdere». Il ministro «Il 30-40% dei profughi provenienti dalla Libia otterrà  lo status di rifugiato politico. Tutti
gli altri devono
andare via»


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