MA LA SINISTRA NON C’È
Francamente deludente in questa situazione di crisi italiana e mondiale la replica del Partito democratico, per bocca di Bersani. Critiche, denunce, ma zero proposte. Nulla su cosa il maggiore partito di opposizione propone in alternativa allo scorrere dei fatti, alla resistenza di Berlusconi, ai rischi del disastro per l’economia (e non solo) del nostro paese. Berlusconi è messo assai male e l’elusività del suo discorso lo conferma, ma rebus sic stantibus continuerà a occupare Palazzo Chigi. E addirittura si permette attraverso la voce del neosegretario del suo partito Angelino Alfano di accusare l’opposizione di essere partito dei mercati e non dei cittadini.
«Da tutto ciò che accade – scriveva Alfredo Reichlin sull’Unità di ieri – emerge l’estrema debolezza della politica». E – sempre Reichlin – si domanda se «è abbastanza chiara la nostra diversità politica». Domanda non da poco.
Il discorso di Berlusconi è stato assolutamente elusivo, ma egualmente elusiva è stata la replica di Bersani. Non basta accusare Berlusconi dei fallimenti che sono sotto gli occhi di tutti, se non si ha l’intelligenza e la forza di proporre un’alternativa che non sia solo la richiesta di elezioni anticipate. Il Pd deve (dovrebbe) avere la forza e l’intelligenza di proporre un’alternativa di governo. Gli esiti dei referendum e delle recenti elezioni amministrative dovrebbero incoraggiarlo. C’è una società che di Berlusconi ha cominciato a stancarsi, ma a questa società bisogna offrire serie proposte per uscire dalla crisi e dai fallimenti bancari, per combattere l’attuale decrescita e la crescita dei disoccupati.
Dire che Berlusconi è cattivo, se non si propone nulla di buono, serve solo a far continuare, e sempre in peggio, la crisi del paese. Insomma, c’è una seria crisi della politica e, aggiungerei, della sinistra.
Ma Berlusconi – lo conferma il suo discorso di ieri – è proprio messo male, solo che il suo star male mette al peggio l’Italia e questo, paradossalmente, lo rafforza.
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