Libro, la vita breve delle novità  ora in 5 mesi arriva il tascabile

by Sergio Segio | 9 Agosto 2011 6:24

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In America le lancette hanno cominciato a girare così velocemente da consegnare al mercato la versione economica di un romanzo cinque mesi dopo la prima edizione. E in Italia, come spesso accade, in molti si sono già  adeguati. Quando negli States sugli scaffali è comparso il tascabile di Swamplandia!, fortunato esordio letterario di Karen Russel, si è capito che il ciclo di vita dei libri era stato alterato per sempre: fino a poco tempo fa nessuna opera diventava tascabile prima di un anno e se il romanzo era di successo i lettori non avevano scelta, o lo compravano a caro prezzo in hardcover – rilegato con copertina rigida – o si rassegnavano a una lunga attesa. Gli esperti non hanno tardato a rintracciare il colpevole: l’e-book, che dopo anni di lenta crescita ai margini del mercato, è esploso fino a rappresentare il 25% delle vendite. A quel punto gli editori hanno compreso che il prezzo della carta non era più competitivo e che per dare nuova vita al libro era necessario puntare sul low cost. In Italia gli e-book non raggiungono neanche l’1% dei lettori, eppure il ciclo di vita del libro sembra ugualmente alterato. A gennaio è uscito Tua, intenso romanzo sulla società  americana della scrittrice argentina Claudia Pià±eiro. Otto mesi dopo Feltrinelli pensa già  a una pubblicazione nella collana economica. I due principali gruppi editoriali italiani, Mondadori ed Rcs, a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro hanno lanciato due marchi simili, “Numeri primi” e “Vintage”, che pubblicano tascabili di qualità  ma più costosi della edizione economica, tra i 12 e i 15 euro. In catalogo non solo classici, ma romanzi con robustissime vendite come Acciaio della Avallone o Il cimitero di Praga di Umberto Eco, uscito appena dieci mesi fa.
Cosa sta accadendo? «Siamo in una situazione molto diversa da quella americana dove la casa editrice che pubblica il libro rilegato non è la stessa del tascabile – spiega Stefano Mauri, presidente del gruppo Gems -. In Italia un tascabile esce quando si ritiene che l’hardcover abbia esaurito le sue potenzialità ». «E questo accade sempre più velocemente, capita che libri di successo vengano proposti in tascabile dopo sette, otto mesi», precisa Raffaello Avanzini della Newton Compton. «Fino a qualche anno fa Feltrinelli passava dalla prima edizione all’economica dopo due anni, ora i tempi si sono dimezzati», spiega il direttore editoriale Gianluca Foglia, che individua tre cause: «La vita ridotta di un libro sugli scaffali, la memoria corta del mercato e la crisi economica che rende il lettore più sensibile ai prezzi».
Ogni anno sessantamila titoli, più di 160 al giorno, invadono le librerie con il risultato che alcune novità  spariscono dagli scaffali dopo un mese. O magari cadono nell’oblio. Pubblicare in edizione economica significa, quindi, allungare la vita di un libro, ma anche assecondare la tendenza del low cost, oggi più florida che mai: nel 2010 il 18,1% delle vendite è stata rappresentata dai tascabili, con un aumento rispetto all’anno precedente del 10,8%. Le edizioni rilegate, invece, sono cresciute appena dell’1%.
«Abbiamo pensato a una fase intermedia tra quella in hardcover e il paperback per rispondere alle esigenze dei lettori forti», spiega Antonio Riccardi, direttore di catalogo delle case editrici del gruppo Mondadori. «Mediamente si passa dalla prima edizione al tascabile in un arco che va dai 12 ai 24 mesi – precisa Massimo Turchetta, direttore generale Rcs libri -. “Vintage” si inserisce in una fase intermedia, interessante anche per il futuro». Cioè quando gli e-book avranno un peso. «Tra due o tre anni – conclude Foglia – anche noi aggiungeremo una nuova variabile al ciclo di vita dei libri di carta, l’influenza sul mercato dei libri elettronici».

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