La polizia presidia Londra Cameron: la forza della legge
LONDRA — È tornato David Cameron per annunciare la tolleranza zero, per convocare giovedì la Camera dei Comuni e per spedire nelle strade della rivolta 16 mila poliziotti con licenza di usare le pallottole di gomma. «Occorre un approccio più robusto da parte di Scotland Yard». È tornato pure il sindaco Boris Johnson per dire che non vuole sentire giustificazioni di sorta: «Questi sono teppisti e avranno il trattamento che meritano, se ne accorgeranno».
La politica mostra i muscoli dopo la latitanza: i tre giorni dell’anarchia con il primo ministro che era in vacanza in Italia, il primo cittadino che era in vacanza in America, il cancelliere dello scacchiere che era in vacanza in California e con il capo e il vicecapo di Scotland Yard che erano dimissionari per gli effetti del caso Murdoch. Un vuoto di potere da colmare senza ulteriori indugi. Con due obiettivi. Primo: spegnere i fuochi della ribellione. Non più solo a Londra. Assalti anche nelle Midlands e nel Nordovest inglese. Bruciano Birmingham e Manchester, fiamme nei magazzini di «Miss Selfridge», incendiata un’auto della Bbc e lanciate molotov contro un commissariato di Nottingham. Barricate e scontri a Liverpool e West Bromwich. Secondo: raccogliere i filmati delle televisioni a circuito chiuso per identificare i saccheggiatori e andarli a stanare nelle loro case. Per ora sono oltre 600 gli arresti effettuati. Ci sono tanti minorenni. Tutti responsabili di «atti che non sono altro che criminalità pura e semplice» è sbottato Cameron. A Dundee, in Scozia, un ragazzo di 18 anni è stato arrestato per aver tentato di organizzare nuovi scontri su Facebook. Londra vive un clima paradossale.
Le aree periferiche sono blindate. Ma la paura entra nel centro. I vandali sono comparsi a Notting Hill dove hanno dovuto fare i conti con i camerieri di un ristorante usciti dal locale con i coltelli in mano. I fedeli musulmani hanno rafforzato le difese della moschea di East London. In diversi quartieri centinaia di persone si sono armate di scopa per ripulire la città . Nella notte il gruppo di estrema destra English Defense League ha annunciato all’Ap l’invio nelle strade di Luton di un migliaio di militanti per fermare i saccheggi.
Gli 80 mila tifosi di calcio pronti a festeggiare la Nazionale a Wembley nella partita contro l’Olanda hanno stracciato il biglietto: zona a rischio, incontro rinviato. Le vie tradizionali dello shopping hanno chiuso in anticipo. Giù le saracinesche e vetrine rinforzate. Anche alcuni teatri hanno preferito sospendere le rappresentazioni. Londra è chiusa a chiave e sembra pronta a esplodere da un momento all’altro. Aspetta il tramonto per capire se le bande torneranno a farsi vive. Due notizie allarmano le forze della sicurezza. La prima è che Mark Duggan, il ventinovenne padre di quattro figli ucciso dalla polizia a Tottenham, non aveva tentato di fuggire e non aveva tentato di sparare. Per quale motivo, allora, lo hanno freddato? La seconda è che il giovane di 26 anni ferito nella nottata dei fuochi a Croydon è morto. Era su un’auto con un proiettile in corpo. Chi è stato? Si temono le reazioni. Quale effetto possono avere queste due notizie? Cameron e Johnson sono andati in visita nei luoghi delle devastazioni. Spetta a loro tranquillizzare. Ma Boris Johnson si è trovato nel mezzo di una contestazione a Clapham Junction. «Dov’eri? Dov’era la polizia?».
Le stime, le prime stime, parlano di danni almeno per cento milioni di sterline. E forse sono numeri che sottostimano la realtà . Stamane si riunisce di nuovo il «Cobra», il comitato che sotto la guida del premier gestisce le crisi nazionali. Fra un anno ci sono le Olimpiadi. Si discute anche di questo. I Giochi si svolgeranno a poche centinaia di metri da alcune delle aree della rivolta. La preoccupazione è evidente. Ma l’evento è lontano. Adesso ci sono da bloccare gli assalti improvvisi e violentissimi nelle periferie. O entro un paio di giorni il governo e Scotland Yard riprendono in mano la situazione oppure il contagio si allarga. L’Inghilterra rischia di esplodere.
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