La crisi di Wikipedia “Mancano i volontari per aggiornare le voci”

by Sergio Segio | 6 Agosto 2011 7:02

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NEW YORK – Vittima del suo successo, Wikipedia, che in dieci anni è diventata la più diffusa enciclopedia online, democratizzando l’accesso all’informazione e imponendosi nel mondo internet, soffre ora di una drammatica crisi delle vocazioni. «Non riusciamo a sostituire i collaboratori che se ne vanno», ha ammesso il co-fondatore del sito, Jimmy Wales, durante la settima edizione di “Wikimania”, la conferenza che riunisce ogni anno redattori, sostenitori ed esperti del «Pianeta Wikipedia» e che si chiuderà  domani ad Haifa, sulle coste di Israele.
Sulla base di queste confessioni, qualcuno preannuncia già  la morte dell’enciclopedia, nonostante i traguardi raggiunti dal 2001 ad oggi: 19 milioni di articoli in 282 lingue scritti da volontari (di cui 3,7 milioni in inglese), quinto sito più cliccato del web, 90mila collaboratori. Ma Wales, che proprio dopodomani compirà  45 anni, esclude che Wikipedia sia in un declino irreversibile. Parla invece di «seri problemi» legati all’assenza di nuove leve.
Come si spiega il rallentamento delle vocazioni? Innanzitutto, risponde il fondatore, che è originario di Huntsville, in Alabama, ma ora vive quasi sempre a Londra, «ci sono meno contenuti da aggiungere all’enciclopedia». Come dire? Durante la sua inarrestabile ascesa, il sito ha coperto gran parte dello scibile e non è più possibile inserire nuove voci allo stesso ritmo dei primi anni.
Naturalmente queste considerazioni valgono soprattutto per l’edizione inglese; molto diverso è il caso per quasi tutte le altre lingue, specie dei paesi meno sviluppati, in cui esistono grandi spazi di crescita.
Proprio per questo, la Fondazione Wikipedia diretta da Sue Gardner, che è l’associazione non profit che possiede e gestisce l’enciclopedia online, ha deciso di aprire in India il primo ufficio al di fuori degli Stati Uniti. Ma non basta: sempre da Haifa, la Gardner ha lanciato l’obiettivo di reclutare da qui al giugno prossimo altri 5mila volontari, cercando anche di convincere i professori di scuola e di università , specie in India e Brasile, Canada e Germania, di assegnare ai loro studenti la redazione di articoli per il sito.
Secondo Wales, i giovani ex-ventenni con il pallino dell’informatica che hanno permesso il trionfo di Wikipedia sono entrati in una fase diversa della vita, lanciando progetti in proprio o sposandosi. Si tratta di un’evoluzione fisiologica: quel che manca, però, è una nuova leva di collaboratori, forse tenuta a distanza anche dalle complessità  del processo redazionale. «Molte regole editoriali», ha aggiunto il fondatore, «risultano impenetrabili per chi si avvicina per la prima volta al progetto».
Al di là  delle riflessioni interne (e degli annunci funebri), la conferenza di Haifa ha mostrato la vitalità  del mondo-Wiki. «Il nostro scopo», ha ricordato il presidente dell’organizzazione israeliana Tomer Ashur, parlando ai 650 partecipanti, «è di permettere a ogni essere umano l’accesso alla conoscenza». Da questo punto di vista Wikipedia ha avuto – e continua ad avere – una funzione essenziale: superate le diffidenze dei primi anni e ottenuti vari “certificati di attendibilità “, l’enciclopedia online, che è gratuita e aperta a tutti i contributi, continua a essere consultata da quasi 400milioni di utenti.

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