In vendita le municipalizzate, il «tesoretto» dei Comuni

Loading

Sono 5 mila, con 270 mila dipendenti — stima Unioncamere — le società  di capitali partecipate e controllate dagli enti locali, una su 5 è in Lombardia. «Capitalisti» sono soprattutto i Comuni: in media ognuno è presente in 8 società . Ne è un esempio Roma Capitale: ha partecipazioni in due fondazioni, nel gruppo Le Assicurazioni di Roma, quote in Palazzo delle Esposizioni, Scuderie del Quirinale e poi il Teatro dell’Opera con Provincia, Regione e Camera di Commercio. Detiene il 51% di Acea, una delle più grandi multiutility italiane, e poi ancora Ama, Atac e Roma Metropolitane. Quando il ministro dell’Economia dice che si potrà  «privatizzare il privatizzabile» anche a queste pensa. Si può partire da fornitura del gas, raccolta dei rifiuti, trasporti locali, non l’acqua che è protetta dall’ombrello referendario.
«Stiamo studiando ipotesi di privatizzazioni». Ha ribadito Giulio Tremonti, dopo averlo annunciato ai parlamentari giovedì. Ha insistito la Bce ed è uno dei sei punti su cui hanno insistito le parti sociali (con il distinguo della Cgil). E nel decreto per il pareggio di bilancio compare un meccanismo per incentivare gli enti locali a mettere sul mercato le proprie aziende. Il titolo secondo è appunto dedicato a «Liberalizzazioni, privatizzazioni ed altre misure per favorire lo sviluppo». «Entro un anno» Comuni, Province e Regioni sono chiamate ad «adeguare i rispettivi ordinamenti al principio secondo cui l’iniziativa e l’attività  economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge». Una dicitura che il presidente del Consiglio Berlusconi da tempo propone di inserire anche in Costituzione.
Non solo quelle locali. Anche altre roccaforti pubbliche potrebbero essere coinvolte. Il ministro liquida le richieste di dettagli con una battuta. «Non posso dire: non rispondo perché siamo a mercati aperti» ma non va oltre. La lista delle partecipazioni o delle aziende a totale controllo pubblico è lunga: Ferrovie dello Stato (100%), Rai (99,56%), Enav (100%), Cassa depositi e prestiti (70%), Poste Italiane (100%), Finmeccanica (30,20%) solo per citarne alcune.


Related Articles

Conto Alitalia a 900 milioni pagano Cai e banche attriti sul ruolo di Poste

Loading

Nuovo sacrificio per Intesa, Colaninno, Benetton e gli altri “patrioti”. I vecchi azionisti contro Caio: “Diventiamo soci di serie B”

La fine del modello Brasile così scandali e recessione hanno fermato la corsa

Loading

Era il primo del club dei “Brics”, i paesi emergenti Poi il ciclo economico si è invertito: meno investimenti dall’estero, export di petrolio in calo. E una classe dirigente rapace ha preso il sopravvento

Ferragosto in fabbrica “Al lavoro anche oggi per fare 400 frigoriferi”

Loading

Cento operai volontari nella Electrolux di Susegana nonostante l’opposizione del sindacato

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment