Giovane nero ucciso dalla polizia notte di guerriglia, shock a Londra

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LONDRA – Edifici e veicoli dati alle fiamme, negozi vandalizzati e saccheggiati, decine di poliziotti e manifestanti feriti, 55 arresti: è questo il bilancio degli scontri esplosi nella notte tra sabato e domenica tra le forze di polizia e contestatori nel quartiere di Tottenham, a Nord di Londra. Tutto è iniziato sabato sera con una manifestazione pacifica: centinaia di persone si erano radunate dinanzi al commissariato di polizia ad High Road per protestare contro l’uccisione di Mark Duggan, un ventinovenne di colore, padre di quattro figli. «Un gangster», secondo la polizia. «Un padre di famiglia», a detta dei suoi conoscenti.
L’uomo era a bordo di un taxi quando giovedì la polizia lo ha fermato. Colpi d’arma da fuoco sarebbero stati esplosi da entrambi le parti: Duggan sarebbe rimasto ucciso, mentre un poliziotto sarebbe stato lievemente ferito. A riprova dello scontro a fuoco, un proiettile sarebbe stato ritrovato in una radio portatile della polizia. Una versione nebulosa che non ha convinto familiari e amici del giovane, né gli abitanti del quartiere. « Scendendo in strada vogliamo chiedere giustizia per la famiglia», assicurava un’amica di famiglia, Nikki, alla vigilia della manifestazione. «Bisogna fare qualcosa».
La veglia di solidarietà  è però presto degenerata. Stando alla versione di un residente, una sedicenne avrebbe «tirato qualcosa, forse una pietra, contro la schiera della polizia antisommossa» che avrebbe risposto percuotendola coi propri scudi. Sarebbe stato quest’episodio a scatenare la furia della folla. Giovani dal volto coperto avrebbero iniziato a lanciare molotov incendiando due auto della polizia, un autobus a due piani e numerosi negozi ed edifici. Poi sarebbero cominciati i saccheggi di sportelli bancomat, negozi di elettronica e fast-food. «Una totale anarchia», secondo i testimoni. Il tutto in diretta su Twitter con una foto di un’auto della polizia in fiamme ripubblicata oltre 100 volte nel giro di un’ora e commenti facinorosi del tipo: «Tutti quanti vengano a Tottenham. La polizia si f…».
«Violenze totalmente inaccettabili», secondo un comunicato diffuso da Downing Street. «Tale disprezzo per la sicurezza pubblica e la proprietà  non verrà  tollerata», ha promesso il segretario degli Interni Theresa May, mentre il sindaco di Londra Boris Johnson si è detto «sgomento dinanzi alle scene di violenza e distruzione». David Lammy, il parlamentare laburista di colore che rappresenta la zona, ha invece lanciato un appello alla sua comunità : «Quel che è successo solleva delle grandi domande e abbiamo bisogno di risposte. La risposta non è saccheggiare. Ci sono persone senza tetto e feriti in ospedale. È una vergogna. Deve finire».


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