Finita l’era Muccioli a San Patrignano
Era il 2001 e Andrea Muccioli così tratteggiava in un’intervista a Rai Educational i contorni e i contenuti di quello che è molto più di un lavoro: una scelta di vita, una missione, un impegno di famiglia assunto e onorato verso il padre Vincenzo, che non c’è più da tempo. Sono passati 10 anni da quell’intervista e svariate migliaia di ragazzi da San Patrignano, la comunità più grande d’Europa nel recupero delle tossicodipendenze, e ora qualcosa di importante sta avvenendo in questo microcosmo letteralmente creato dal nulla nel 1978 a Coriano, sulle colline riminesi.
Andrea Muccioli, 46 anni, tre lauree, due figli, da 16 anni responsabile unico della comunità , di cui ha assunto la guida dopo la morte nel ’ 95 del padre Vincenzo, lascerà ad altri il timone del comando. Preceduta da indiscrezioni, la notizia è stata ieri confermata dallo stesso Muccioli in una nota firmata assieme a Letizia e Gianmarco Moratti, storici sostenitori di San Patrignano: «Abbiamo sempre lavorato — è scritto — per un unico obiettivo: il bene dei ragazzi. È stato così in passato, lo è oggi e lo sarà domani. Scelte individuali non modificano questo fatto e tantomeno il sostegno che da 32 anni la famiglia Moratti offre alla comunità e che continuerà in futuro. Tutto ciò resta valido anche nel momento in cui chi oggi ricopre il ruolo di responsabile decide di lasciare i suoi incarichi» .
Tutt’altro che casuale il fatto che l’annuncio sia stato firmato anche dai Moratti: è un modo per smentire le voci secondo le quali all’origine del passo indietro di Muccioli vi fossero incomprensioni con i principali finanziatori. «È falso — fanno sapere dalla comunità — la decisione di Andrea nasce da valutazioni personali: dopo quasi due decenni, ritiene sia giunto il momento di occuparsi anche d’altro» .
Una decisione che chiude un’era. Il binomio tra i Muccioli e il «Sanpa» (come da queste parti chiamano la comunità ) è qualcosa che appartiene alla storia italiana: 30 anni vissuti sotto i riflettori, tra successi e grandi riconoscimenti, polemiche e traversie giudiziarie. Delicato il passaggio che ora attende la comunità : «Sarà San Patrignano stessa— è scritto nella nota — a decidere come assumersi collettivamente le grandi responsabilità portate avanti con dedizione e successo da Andrea Muccioli”. Transizione collegiale. Inevitabile: con i suoi 1.500 ospiti e una raggiera di attività imprenditoriali che vanno dall’equitazione ai vini, dai laboratori artigianali alla ristorazione (oltre 30 milioni di fatturato), San Patrignano è una macchina complessa, con delicatissimi risvolti umani. Il futuro di Muccioli? «Resterà legato alla comunità …» assicurano i suoi. Che già lo vedono «ambasciatore nel mondo» in missione per conto del Sanpa.
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