Bimbo rom muore folgorato in roulotte a Roma nuova polemica sui campi

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ROMA – È morto folgorato, a un anno, mentre inseguiva una pallina finita sotto al frigorifero nella roulotte dove vive la nonna. Il piccolo rom stava giocando quando ha sfiorato con un piede un cavo elettrico scoperto. Per lui non c’è stato niente da fare. La tragedia è accaduta nel campo nomadi di Tor de’ Cenci, a Roma, un insediamento censito, ma non attrezzato né autorizzato dal Comune, che costeggia la via Pontina. Una disgrazia che «poteva essere evitata – secondo il responsabile del dipartimento sicurezza del Pd, Alberto Mancinelli – se il Campidoglio avesse dato esecuzione al tanto sbandierato Piano Nomadi, trasferendo i residenti in un campo attrezzato regolare».
Erano le 15.45 quando il piccolo gattonava nella baracca ed è rimasto fulminato. La nonna che era con lui ha tentato di rianimarlo; di corsa alcuni nomadi del campo l’hanno portato in ospedale, ma ormai il suo cuore aveva già  smesso di battere. I giovanissimi genitori, entrambi ventenni, arrivati davanti al pronto soccorso, hanno avuto un malore: era il loro unico figlio che, tre giorni fa avevano portato a Tor de’ Cenci per via di lavori di “ristrutturazione” del container dove vivono in un altro insediamento, il “Camping River”.
«Non vogliamo vivere così, vogliamo campi attrezzati e vivibili. Qui siamo in 400 e, anche se le condizioni igieniche sono migliorate, le case sono insicure». I rom di Tor de’ Cenci, la maggior parte dei quali di origine bosniaca, sono sconvolti per la morte del piccolo. Le promesse del vice sindaco Sveva Belviso, che ha annunciato un trasferimento dell’intera comunità  in un campo attrezzato sull’Appia entro la fine dell’anno, non placano la rabbia dei nomadi. E non fermano il fiume di polemiche sull’impegno mancato del sindaco Alemanno sul “Piano Nomadi”. Il fallimento della sua politica, dicono dal Pd, trova riscontro nei numeri: cinque bambini morti in solo anno in accampamenti che si trovano nel territorio del Comune di Roma. «Quanti altri innocenti dovranno morire prima che questa amministrazione agisca per offrire alla popolazione rom condizioni di vita dignitose?», chiede Mancinelli.
Sulla morte del piccolo sta indagando ora la polizia che, oltre ad aver eseguito un sopralluogo nel campo, pieno di spazzatura, container vecchi e roulotte in condizioni igienico-sanitarie molto precarie, oggi ascolteranno la nonna della piccola vittima e i suoi genitori. Al momento nessuno di loro è indagato.


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